Hashim Sarkis è stato nominato Direttore del Settore Architettura della Biennale e investito del compito di curare la 17sima edizione della Mostra Internazionale di Architettura che si terrà nel 2020, dal 23 maggio al 29 novembre. È stato Paolo Baratta a consigliare la nomina dell’architetto libanese durante l’ultimo Cda della Biennale di Venezia e a rilasciare le prime dichiarazioni ufficiali: “Abbiamo provveduto alla nomina del Curatore della prossima Mostra di Architettura 2020 (…). Con Hashim Sarkis, La Biennale si dota di un Curatore particolarmente sensibile ai temi e alle urgenze che la società, nelle diverse contrastanti realtà, pone per il nostro abitare”.
Sarkis è al contempo architetto, docente e ricercatore; autore di numerosi articoli e pubblicazioni, ha insegnato presso la Harvard University come Aga Khan Professor di Architettura del Paesaggio e Urbanistica, presso la Rhode Island School of Design, alla Yale University, all’American University di Beirut e al Metropolis Program di Barcellona. Dal 2015 è Preside del MIT – School of Architecture and Planning al Massachussetts Institute of Technology.
Il neodirettore è anche titolare della Hashim Sarkis Studios – fondata nel 1998 – la quale realizza progetti in funzione alle relazioni che intercorrono tra uomo e ambiente circostante, ponendo costante attenzione alla funzionalità, distinguendosi per le linee pulite e per l’utilizzo di materiali diversi a seconda del luogo e delle sue caratteristiche peculiari; l’edificio diviene sostegno della società e ne soddisfa i bisogni, la completa e ne diviene parte integrante. Anche il colore gioca un ruolo fondamentale nei lavori di Sarkis, che li utilizza senza alcuno schema fisso. Talvolta sono tanto contrastanti da imporre all’occhio la necessità di abituarsi gradualmente alla loro percezione, come ad esempio accade nel labirintico edificio di Tiro, in cui i colori mediterranei si rincorrono e si alternano in un’esplosione accecante; altre invece sono emblema di armonia e leggerezza cromatica, come nel caso del progetto denominato The Courtower Houses, in cui il bianco e il legno chiaro si fondono alla perfezione.
Tra i progetti più noti si ricorda – oltre ai già citati Housing of the Fishermen of Tyre e Courtower Houses – il Byblos Town Hall, nuovo municipio di Byblos.
Il lavoro svolto dal team HSS registra presenze alla Biennale Architettura, al MOMA, alle Biennale di Shenzhen e a quella Rotterdam; sono altresì numerosi i riconoscimenti ricevuti per molti dei progetti realizzati.
L’approccio multidisciplinare e il lavoro sinergico saranno le colonne portanti del progetto per la Biennale 2020, proprio come lascia intendere Sarkis in una delle prime dichiarazioni rilasciate dopo la notizia della sua nomina: “Il mondo sta lanciando nuove sfide all’architettura (…). Sono impaziente di lavorare con architetti provenienti da tutto il mondo per immaginare insieme come affrontare queste sfide. Grazie al Presidente Baratta e al team della Biennale di Venezia di fornire all’architettura questo importante luogo di incontro.”