Boldini e la moda. Dialettica feconda. Dal 16 febbraio al 2 giugno 2019 Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita l’esposizione “Boldini e la moda”. Una mostra totalmente dedicata alla relazione tra uno dei più grandi artisti dell 800, Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) e la moda, in particolare il sistema dell’alta moda parigina. Un binomio elegante sarà esposto negli spazi del palazzo ferrarese in sezioni tematiche, ognuna di esse patrocinata da letterati che cantano la grandezza della moda, vista come vera e propria forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio.
Preziosi e magnifici abiti d’epoca, dipinti unici e caratterizzanti la poetica artistica di Boldini saranno i protagonisti del percorso, volto a raccontare i rapporti tra arte, moda e letteratura durante la Belle Epoque, periodo storico e socio culturale che va dagli ultimi vent’anni dell’Ottocento fino all’inizio della prima guerra mondiale.
La mostra, curata da Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill, racconterà per la prima volta la storia di questo legame unico che lo portò ad essere definito come “Colui che sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori”. Così lo definisce Cecil Beaton, tra i più celebri fotografi di moda del novecento. Femminilità sempre seducente senza cadere in volgarità, classe, raffinatezza e cura dei particolari.
Così il pittore ferrarese ritrae la voluttuosa eleganza delle etile’ cosmopolite del tempo, ne celebra ambizioni, sguardi, abiti di seta e di tulle ed il loro narcisismo, raffinato e del tutto spontaneo. La vitalità e il romanticismo della Belle Epoque trovano vita nei ritratti e dipinti dell’artista con i suoi dipinti dal fascino vaporoso. La moda riveste un ruolo essenziale essendo la sua Parigi dell’epoca un vero e proprio polo dell’eleganza e della modernità. Si avverte un vero e proprio cambiamento rispetto al passato, ormai dimenticato. E’ il periodo delle linee sciolte, dei merletti, degli abiti elaborati e innovativi anche dal punto di vista tecnico, si ricercano tessuti con cura e passione poiché l’abito è segno di distinzione ed elemento cruciale del periodo.
Qualche pillola dal passato
Giovanni Boldini si distingue fin da ragazzino quando si specializza a riprodurre alcuni dipinti di Raffaello e frequenta, all’età di 16 anni, dei corsi di pittura da Gerolamo Domenichini a Ferrara. Nel 1862 inizia un importante percorso di studi all’accademia belle arti di Firenze dove frequenta il celebre Caffè Michelangelo ed entra in contatto con i Macchiaioli. Vive tra Parigi, dove va a vedere nel 1867 l’Esposizione Universale e le opere di Courbet e Londra, dove vive e lavora in uno studio nel cuore della città. L’esperienza gli permette di entrare nei buoni salotti europei, fino a divenire uno dei più stimati e richiesti ritrattisti. Nel 1872 si trasferisce definitivamente nella capitale Parigina. Un amore reciproco quello tra l’artista e i soggetti che ritraeva, entusiasti della sua bravura e del modo in cui si rapportava a loro. Boldini rimane folgorato piacevolmente dalla vita mondana parigina, dal suo sfarzo e dalla frivolezza che la caratterizzava immergendosi a pieno nell’epoca. Le donne sono le vere protagoniste e ne trapela, dalle sue tele, una profonda attenzione al loro sguardo diretto, libero e rivolto con autorevolezza verso lo spettatore.
Uno dei dipinti più celebri di Boldini è sicuramente il ritratto di Luisa Casati Stampa (1908), dipinto della divina marchesa che incarna a pieno lo spirito e le sfaccettature socio culturali dell’epoca. L’ereditiera milanese è sicuramente uno dei personaggi più significativi e discussi del primo Novecento, ambigua, imponente e profonda. Gli abiti sono ritratti con cura ed attenzione al dettaglio e dominano l’opera conferendole una decadente e magica sensualità.
Informazioni utili
“Boldini e la moda” In mostra dal 16/02 – 2/06 2019 Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este, 21. Ferrara. Per tutte le informazioni consultare il sito ufficiale del Palazzo.
Ogni persona dotata di sensibilità artistica non può non evidenziare il genio assoluto del Boldini e la sua mano fatata nel ritrarre la realtà del Suso tempo.
Credo che ogni persona debba dedicare una parte piccola o grande del suo tempo guardando immagini che innalzano lo spirito .