Tre giornate fra loro interdipendenti dedicate al linguaggio performativo nella storia dell’arte ed all’azione dal vivo. A Cursi, nel leccese, con l’artista Giovanni Gaggia e il docente Tommaso Evangelista
Tre giornate fra loro interdipendenti che vedranno dapprima la conoscenza dei passaggi fondamentali del linguaggio performativo nella storia dell’arte che hanno portato alla performance dell’oggi. In particolare, si analizzeranno le differenze tra la performance degli anni ‘70, quando il corpo era usato, violato e si faceva carico di problematiche sociali e politiche, e quelle di oggi che si fanno di nuovo carico di questioni politiche. Successivamente gli artisti toccheranno una sfera più intima: ogni partecipante dovrà portare un oggetto che ritiene abbia segnato in modo importante la propria esistenza, che sia legato al senso del viaggio, fisico o spirituale e verrà invitato a condividerne con gli altri la personale valenza simbolica ed affettiva. Infine, l’ultimo momento riguarderà l’azione dal vivo ed il rapporto diretto con il pubblico, ovvero l’altro da sé.
Sono questi i contenuti del workshop dal titolo Semplicemente corro, rivolto ad un minimo di 9 partecipanti under 35, con il quale continua la programmazione artistica del progetto Parco senza Confini, presso il Palazzo De Donno, sede dell’Ecomuseo della pietra di Cursi, nel leccese. Curato dall’associazione partner Nextab, con l’artista Giovanni Gaggia e il docente Tommaso Evangelista, critico d’arte e curatore presso il CAMUSAC Museo D’Arte Contemporanea di Cassino, il workshop si terrà fra il 24 al 26 gennaio: “Una tre giorni dedicata all’agire con la gente: dalla formazione alla consapevolezza per giungere ad una azione”, spiega Gaggia. Interessati? C’è tempo fino al 20 gennaio per fare richiesta di iscrizione…
info: http://www.parcosenzaconfini.it
nextab.laboratorio@gmail.com