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Perché perdere tempo lavorando? Le riflessioni di Guido Segni in mostra a Bologna

Guido Segni *
Guido Segni
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In occasione di Arte Fiera Bologna, Adiacenze inaugura la prima personale in galleria di Guido Segni, “Fino alla fine”. Dall’1 febbraio al 16 marzo 2019.

Il tempo è l’elemento su cui riflette la mostra dell’artista e attivista Guido Segni. Un momento espositivo che racconta la sua visione del tempo, la sua percezione, il modo in cui lo usiamo o potremmo usarlo in un’epoca di forte accelerazione tecnologica, crescente dipendenza dalle macchine e ossessione per il lavoro.

Analizzando il modo in cui sta cambiando la percezione collettiva del concetto di “automazione”, Guido Segni si domanda: perché perdere tempo lavorando? Non sarebbe più proficuo se un artista impiegasse quel tempo in altro modo, mentre è una macchina a lavorare per lui? Possiamo misurare il tempo non-lavorativo, che per molti sarebbe tempo perso? Al contempo, una macchina, quanto e come può imparare a fare qualcosa secondo processi di machine learning?

“Fino alla Fine” è una mostra che induce a riflettere sul rapporto tra arte, lavoro, auto sostentamento e pigrizia e mette in crisi i sistemi di produzione dell’arte indagando lo sviluppo del gesto algoritmico nel tempo e l’importanza di ciò che lascia. La sua traccia.

Guido Segni
Guido Segni – Verba volant, scripta manent (2017)
Guido Segni
Guido Segni – Untitled desert #1
Guido Segni
Guido Segni – Demand full laziness

Informazioni utili

Guido Segni – Fino alla fine

Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/B_Bologna

Dall’1 febbraio al 16 marzo 2019

Inaugurazione venerdì 1 febbraio 2019 | ore 19.30

A cura di Alessandra Ioalè e Marco Mancuso

Dal mercoledì al sabato 11.00-13.00 e 16.00-20.00 (lunedì e martedì su appuntamento)

Tel. 3335463796 – 3473626448

info@adiacenze.it

www.adiacenze.it

In occasione di Arte Fiera la mostra sarà visitabile con i seguenti orari:

sabato 2 febbraio dalle 11 a mezzanotte e domenica 3 febbraio dalle 16 alle 20

*Nella prima immagine: Guido Segni – The artist is typing, 2016

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