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Ripensare il tempo. Luca Pignatelli torna a Firenze con “Senza data”

Apre al pubblico il 26 gennaio, la mostra personale di Luca Pignatelli (Milano, 1962) intitolata “Senza data” al Museo Bardini di Firenze

L’esposizione, a cura di Sergio Risaliti,  arriva dopo le grandi retrospettive monografiche di John Currin e Glenn Brown, e proseguirà fino al 25 marzo. A distanza di poco più di tre anni da “Migranti”, la sua personale nella Sala del Camino della Galleria degli Uffizi, Pignatelli torna a Firenze per un altro evento espositivo che testimonia il ripetuto attraversamento del tempo storico compiuto dalla sua arte in senso inverso rispetto a quanti citano il passato con accademica nostalgia.

Nelle sale del Bardini saranno esposti una serie di lavori su telone ferroviario, legno, carta e lamiera, assieme a grandi dipinti realizzati su tappeti persiani di inizio Novecento. Queste ultime produzione dell’artista saranno coerentemente associati alla vasta e rilevante collezione di tappeti del Museo stesso dal ‘400 ad oggi. Sarà esposta anche una nuova serie di lavori su carta con un allestimento site-specific che coinvolgerà le cornici e gli arredi presenti nella collezione del Museo.

“La mia ricerca degli ultimi anni – spiega Pignatelli – è un ripensare che cos’è il tempo rispetto all’immagine, ai quadri. Io credo che oggi sia importante collocare l’immagine al centro di una riflessione sulla memoria e il museo Bardini è un simbolo nel mondo di cosa significhi una raccolta capace di rappresentare una stratificazione di tempi ma anche di culture. Con questa mostra vorrei rispondere alla domanda: cosa sta di fronte a un’immagine? Per me si tratta di un tempo plurale, un montaggio di temporaneità, sfalsate e quindi differenti”

Le sue immagini sono di una classicità sempre viva e presente che non parla il linguaggio muto, inanimato della copia. Quelle sue figure collocate al centro dello spazio di rappresentazione vivono un tempo che si ripete identico al proprio originale ed entrano immediatamente in comunicazione con il nostro mutevole essere, divenire, trapassare.

“Con le opere di Luca Pignatelli – afferma il direttore artistico del Museo Novecento, Sergio Risaliti – accade che tempo storico e tempo dell’arte risorgono allo sguardo come tempo presente, una stratificazione di memorie che lasciano emergere un sentimento di eternità incolmabile che tuttavia si riproduce ogni volta con l’apparizione-appropriazione di forme e proporzioni classiche: una statua intera, un busto, un’architettura, un frammento. Il Museo Bardini è il luogo ideale per questo tipo di rivelazione che è esperienza di bellezza e di temporalità allo stesso tempo, nello stesso momento. E questa mostra è anche un passo avanti nella ridefinizione dell’identità e funzione del Museo Novecento, dislocato oltre la sua sede originale”.

 

Luca Pignatelli. Senza Data

Museo Bardini
Via dei Renai, 37- 50125 Firenze
26.01.2019 | 25.03.2019

Orari
h 11.00-17.00. Ultimo ingresso ore 16.15. Chiuso il martedì, mercoledì e giovedì.

Biglietti
€ 7,00 Intero, € 5,50 ridotto (18-25 anni).

Inaugurazione venerdi 25.01.2019 ore 18-21

 

 

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