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Accumuli e stratificazioni interiori. Intervista a Teresa Giannico

Teresa Giannico - Kaleidos - Galleria Viasaterna - Milano Teresa Giannico, Kaleidos, 2019. Galleria Viasaterna, Milano
Teresa Giannico - Kaleidos - Galleria Viasaterna - Milano
Teresa Giannico, Kaleidos, 2019. Galleria Viasaterna, Milano

Interni sospesi nel tempo, affollati di oggetti che raccontano storie artificiali di vita quotidiana. Storie tra loro sconnesse, affidate ad archivi digitali di immagini che pur ripetendosi acquistano, di stratificazione in stratificazione, valori inediti. Intimi ma alla mercé di chiunque, dove la presenza umana è percepita ma mai rappresentata. Ha inaugurato lo scorso 22 gennaio Kaleidos, la prima personale di Teresa Giannico alla galleria Viasaterna di Milano. L’esposizione, visitabile fino all’8 marzo 2019, presenta Lay Out e Ricerca8, due progetti inediti che ripercorrono il lavoro dell’artista barese dal 2015 al 2018. In occasione della preview abbiamo avuto il piacere di incontrare Teresa e di scoprire con lei i suoi mondi immaginari.

Crei mondi immaginari per poi distruggerli, lasciando di loro un istantaneo ricordo, come sei arrivata alla commistione di disegno, scultura e fotografia? E come hai iniziato a realizzare queste composizioni?

Queste immagini sono il risultato di una serie di stratificazioni. Partono dagli anni dell’accademia, quando studiavo pittura ma frequentavo spesso i corsi di scenografia: il tempo trascorso in quelle aule tra i plastici e successivamente dietro le quinte dei teatri ha influenzato molto la mia immaginazione. Ma non solo la scenografia come disciplina accademica, di sicuro anche le mie origini campane hanno giocato la loro parte: le riproduzioni religiose e tutta quella tradizione artigianale è stata parte del mio vissuto per tanto tempo. Quando mi sono trasferita a Milano per studiare fotografia convinta che fosse il mio strumento, qualcosa di tutto quel bagaglio è ritornato indietro.

Come cambia il tuo modo di comunicare da Lay Out (2015) a Ricerca8 (2018)? La tecnica è la medesima, ma negli anni come si sono evoluti gli interni che metti in scena?

I miei punti di interesse sono sempre stati lo spazio abitativo e gli oggetti d’uso domestico che ne caratterizzano storia e cultura. Negli anni ho lavorato a questo tema sperimentando più punti di vista: ho iniziato puntando lo sguardo sullo spazio in cui io stessa vivevo, poi con Lay Out spostandomi all’esterno e osservando le case di altre persone, infine in Ricerca8 recuperando tutto il materiale e gli oggetti che avevo accumulato in questo arco di tempo per ricollocarli in spazi inventati e cercarne nuovi significati creativi.

Teresa Giannico - Kaleidos - Galleria Viasaterna - Milano
Teresa Giannico, Kaleidos, 2019. Galleria Viasaterna, Milano

Cosa c’è di te negli oggetti che decidi di assemblare? Essi dialogano tra loro?

L’unica intenzione personale che esiste dietro ognuno di questi elementi è la loro scelta tra i tanti possibili online: ho sempre preferito oggetti d’uso quotidiano che assomigliano al vissuto di chiunque, oggetti che fossero modesti e semplici. In Ricerca8 elementi di diversa natura e significato convivono insieme esclusivamente perché seguono necessità di composizione, di colore, di forma.

Hai inaugurato il nuovo anno con la tua prima personale, cosa ti aspetta in questo 2019?

Condividere un percorso di ricerca con una mostra personale negli spazi di Viasaterna è stato il benvenuto di questo 2019 che già mi ha dato molte soddisfazioni lavorative e personali. Ho tanto lavoro che mi aspetta e spero presto di poter approfondire le nuove possibilità di ricerca che si sono aperte durante lo sviluppo dell’ultima serie.

Teresa Giannico - Kaleidos - Galleria Viasaterna - Milano
Teresa Giannico, Kaleidos, 2019. Galleria Viasaterna, Milano

 

Informazioni utili

Teresa Giannico, Kaleidos
dal 22 gennaio all’8 marzo 2019

Galleria Viasaterna
via Giacomo Leopardi, 32
Milano

Sito web ufficiale

 

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