Quattro camere sepolcrali risalenti all’era tolemaica scoperte a circa 200 chilometri a sud del Cairo, a Minya, nella necropoli di Tuna el-Gebel
“Non abbiamo trovato nomi scritti in geroglifico“, ha detto Mostafa Waziri, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, che ha però aggiunto che dal metodo di mummificazione sembra evidente che si tratti di resti di individui con posizioni sociali importanti o prestigiose. Il 2019 inizia presto a regalare meraviglie a studiosi e appassionati di archeologia egizia: con la tomba faraonica contenente oltre 40 mummie scoperta a circa 200 chilometri a sud del Cairo, a Minya, nella necropoli di Tuna el-Gebel.
Quattro camere sepolcrali risalenti all’era tolemaica (323-30 aC), nelle quali oltre alle mummie, di cui 12 di bambini, sono stati trovati anche “numerosi utensili in ceramica“. Alcune delle mummie, che sono state rinvenute in condizioni molto buone, recano iscrizioni manoscritte in demotico, una forma usata dalla gente comune. Un importante biglietto da visita, secondo le dichiarazioni della ministra del turismo, Rania A. Al-Mashat, in vista dell’apertura al Cairo del nuovo grande museo egizio, prevista per l’anno prossimo.