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Anteprima. Milano come un arcipelago. Le isole di Giorgio Andreotta Calò all’Hangar Bicocca. IMMAGINI

Giorgio Andreotta Calò, Volver 2008
Giorgio Andreotta Calò, CITTàDIMILANO 2019

Filicudi, Capo Graziano, il 16 giugno 1919 il piroscafo Città di Milano, che la Pirelli Cavi utilizzava per depositare cavi sottomarini, naufragò al largo delle Isole Eolie sommergendo civili e militari: da qui inizia il racconto espositivo di Giorgio Andreotta Calò.

Sommersioni e immersioni, da Venezia a Milano, dalle profondità del mare a quelle del sottosuolo. CittàdiMilano è la nuova personale dell’artista veneziano presentata nello spazio Shed di Pirelli HangarBicocca, dal 14 febbraio al 21 luglio 2019. L’esposizione, curata da Roberta Tenconi, si sviluppa in un unico grande ambiente che ricrea le suggestioni di un mondo sommerso dove le opere –realizzate dal 2008 a oggi– sembrano giacere in profondità. Allo spettatore non viene data nessuna indicazione, egli diventa primo protagonista scegliendo di compiere il percorso che più lo invita: il preludio dell’esperienza è offerto dalle riprese di repertorio, risalenti al 2015, che riportano le immagini sottomarine del relitto affondato nel 1919 da cui l’artista prende il nome della personale, innestando un denso gioco di rimandi e significati simbolici.

Giorgio Andreotta Calò, Volver 2008

Tra opere del passato e di nuova produzione, Giorgio Andreotta Calò pone in relazione le caratteristiche della materia con cui lavora –bronzo, legno, caranto (strato argilloso su cui sorge Venezia)- con gli effetti che su queste generano acqua, luce e fuoco. Milano diventa un arcipelago di cui fanno parte Venezia, Filicudi e la Sardegna, gli elementi in mostra si ricollegano, attraverso più direzioni, a ognuno di questi luoghi trasfigurati, tanto che il risultato finale è un unico orizzonte marino in cui si stratificano storia e geografia. Sculture, installazioni e interventi spaziali costituiscono il medium d’indagine creativa dell’artista che vive tra l’Italia e l’Olanda, tuttavia, per l’esposizione milanese la pratica scultorea è la prediletta: i cosiddetti carotaggi (Produttivo, 2019), sono una serie di realizzazioni costituite da campioni di roccia e sedimenti prelevati dal sottosuolo della laguna di Venezia nel 2014 assemblate a quelli estratti, tra il 2014 e il 2019, dalla regione sarda del Sulcis Iglesiente. I due tipi si differenziano per stratificazioni e cromature e sono alternati, provocando straniamento, per tutto lo spazio dell’HangarBicocca. In bronzo sono invece le Clessidre, la cui produzione è iniziata nel 1999 e ancora oggi si protrae. Queste rappresentano, come è intuibile dal nome assegnatole, la scansione del tempo e sono realizzate mediante la tecnica della fusione a cera persa scegliendo come basamento la briccola, i pali utilizzati per ormeggiare a Venezia. Il medesimo procedimento è seguito per Meduse (2013-in corso), mentre con Pinna Nobilis e DOGOD l’artista ricompone la relazione tra Venezia e la Sardegna lavorando con gli elementi ossei dei molluschi endemici delle zone.

Giorgio Andreotta Calò, Pinna Nobilis (2014-in corso) | ArtsLife

Un oggetto simile a un tubo, appeso al soffitto e posto vicino all’entrata dello spazio Shed, è il reperto di un cavo danneggiato utilizzato negli anni novanta per la trasmissione sottomarina di dati, questo, prelevato dalle acque dell’isola di Ischia, è oggettivazione del concetto di connessione non solo tra il sottosuolo e la superficie ma anche tra i significati delle varie opere presenti. Trasversalmente si trova invece Volver, la carcassa ribaltata della barca utilizzata da Giorgio Andreotta Calò nel dicembre del 2008 per sorvolare, appeso a una gru, i tetti del quartiere milanese di Lambrate. Qui infatti si trova anche la terrazza della Galleria Zero dove l’artista realizzò la sua prima personale, in occasione della quale intraprese, in aria, l’ideale viaggio marino. L’azione viene ripercorsa a fianco da una serie di diapositive e una grande stampa stenopeica di 10 metri raffigura dall’alto la zona orientale di Milano in cui si trova appunto la galleria concludendo, specularmente alla proiezione iniziale del piroscafo sprofondato, il racconto dell’iter espositivo.

Giorgio Andreotta Calò, CITTàDIMILANO 2019 | ArtsLife

Come afferma lo stesso autore, il tutto si presenta simile a un grande desktop dove, in base alle proprie percezioni e moti irrazionali, si sceglie di approfondire l’una o l’altra opera, immergendosi in un mare misterioso di storia e connessioni simboliche che legano Milano, Venezia, la Sardegna e le Isole Eolie.

Giorgio Andreotta Calò, Volver (2008) | ArtsLife

 

Giorgio Andreotta Calò, CITTàDIMILANO | ArtsLife

 

Giorgio Andreotta Calò, Produttivo (2019) | ArtsLife

 

Giorgio Andreotta Calò, CITTàDIMILANO 2019 | ArtsLife

Informazioni utili

Giorgio Andreotta Calò
CITTàDIMILANO

dal 14 febbraio al 21 luglio 2019

Pirelli HangarBicocca
via Chiese 2, 20126
Milano

Ingresso libero da giovedì a domenica, dalle 10 alle 22

Sito web ufficiale

Milano come un arcipelago. Le isole di Giorgio Andreotta Calò al Pirelli HangarBicocca, immagini in anteprima

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