Si è spento oggi, 18 febbraio, Alessandro Mendini, creativo a tutto tondo, architetto, designer e artista.
«Io invento e assieme copio, perché nel panteismo dell’enorme via Lattea delle merci, tutto quello che posso pensare già esiste: l’importante è che sia originale il mio modo di falsificare»
Era nato a Milano nel 1931, aveva 87 anni. E’ stato un vero e proprio rivoluzionario nel mondo del design, dalla fine degli anni Settanta, tra i suoi rinnovatori sia come intellettuale e autore di scritti, sia come membro del gruppo Alchimia. Da quegli anni il suo interesse lo porta a lavorare per numerose aziende quali Alessi, Venini, Bisazza, Cartier, Swatch, Swarovski ecc. Ha diretto le riviste “Casabella” (dal 1970 al 1976), “Modo” (dal lui fondata nel 1977 e guidata fino al 1981) e “Domus” (1979-1985; 2010-2011), alla cui direzione fu in principio chiamato dallo stesso Gio Ponti.
La poltrona Proust è esposta in diverse collezioni permanenti quali il triennale Museum design e il Museo delle arti di Catanzaro. Riceve per la sua attività di designer diversi premi tra cui due volte il Compasso d’oro nel 1979 e nel 1981. Fra i suoi scritti più celebri, si ricordano “Paesaggio casalingo” (1979), “Architettura addio” (1981), “Progetto infelice” (1983), “Existenz maximum” (1990).
Il suo lavoro è oggetto di esposizioni museali, è stato nominato Chevalier des Arts et des Lettres in Francia. Ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York, la laurea honoris causa al Politecnico di Milano e the European Prize for Architecture Awards nel 2014. Ha fondato insieme al fratello Francesco l’Atelier Mendini.
In campo architettonico, ha firmato il Museo Groninger (1988-1994, 2010), le fabbriche Alessi e il Forum-Museum di Omegna (1996), il Teatrino della Bicchieraia ad Arezzo (1998), la ristrutturazione urbanistica del quartiere Maghetti a Lugano (1998), il rinnovo della Stazione Termini a Roma (1999), il restauro della Villa Comunale (1999) e di tre stazioni della Metropolitana a Napoli (2000), la nuova Fiera e la nuova sede della Triennale di Milano a Incheon, in Corea del Sud (2008-2009).