Sette opere di artiste donne che affrontano il tema della corporeità e della forma femminile in asta da Sotheby’s a Londra nella Contemporary Art Evening Auction il 5 marzo
Emma Baker, Head of Sotheby’s Contemporary Art Evening Sale, commenta: “L’asta di quest’anno si apre con una serie di potenti opere di artiste che, insieme, offrono una nuova e avvincente narrativa sulla percezione della donna nell’arte – sia come soggetto che come autore. Da un totem sovversivo di Rebecca Warren, le cui sculture femminili ironicamente voluttuose apprezzo da molto tempo, a Jenny Saville – la cui visione femminista è stata assolutamente fondamentale per l’evoluzione del mondo dell’arte. Per me è stata la scelta più naturale quella di collocare queste artiste in apertura alla vendita, coronate dall’apparizione di Juncture pochi mesi dopo che Saville ha stabilito il record per un’artista donna vivente proprio da Sotheby’s”.
Un nudo colossale intitolato Juncture (Lot 5, 1994) dell’artista britannica Jenny Saville è protagonista della prossima vendita. Il dipinto gigantesco ha una stima tra £ 5.000.000-7.000.000, la più alta stima pre-vendita mai concepita per un’opera di un’artista donna vivente. Paradigma del carnoso corpo femminile e principale soggetto di Saville, l’opera è nata dallo studio dell’artista sulle teorie femministe del ventesimo secolo e sul canone della ritrattistica tradizionale dominato in prevalenza da nudi maschili. Con un’altezza di tre metri, il dipinto celebra il corpo femminile in un modo che ricorda le raffigurazioni delle donne nella tradizione della storia dell’arte e l’ossessione della società moderna per una perfezione senza tempo e per piccole proporzioni.
A questo importante dipinto segue un disegno a carboncino di Saville (lot 1, Untitled, 1990, est. £ 100.000-150.000), che aprirà la vendita. Mai apparso in mostra prima, l’opera è rimasta nella stessa collezione di famiglia da quando è stata regalata dall’artista. Untitled appartiene ad un momento molto specifico nei primi anni della carriera dell’artista, mentre si avvicina alla Glasgow School of Art, che in seguito l’avrebbe spinta alla ribalta e portata all’attenzione di Charles Saatchi. Il lavoro anticipa il punto di vista dal basso e lo sguardo rivolto verso il basso delle sue tele monumentali Branded and Propped (entrambi del 1992), quest’ultima che ha stabilito un nuovo record d’asta per un’opera di un’artista vivente.
Di tema analogo, l’interpretazione sovversiva di Rebecca Warren della forme femminili di Fascia III segna il debutto dell’artista in un’asta serale da Sotheby’s (Lot 2, 2010, est. £ 250.000-350.000), I Think it’s in My Head di Tracey Emin (lot 3 2002, est. £500,000-700,000); Untitled #9 di Agnes Martin (lot 7, 1994, est. £1,800,000 – 2,200,000); e due opere di Louise Bourgeois – la prima un potente tributo a sua madre (lot 4, Remembering, est. £ 700.000-1.000.000) e la seconda una scultura che è rimasta nella stessa collezione dal 1998 (Lot 6, Torso, Self-Portrait, est. £ 1.000.000-1.500.000).
Complessivamente, la vendita presenterà 13 opere di artiste donne, il più alto numero mai visto prima in una vendita serale. L’asta conta un totale di 68 lotti, che spaziano da una collezione privata di opere parodiche del duo tedesco Albert Oehlen e Martin Kippenberger, alle opere esplosive su carta di Jean-Michel Basquiat, un’iconica tela Pop di Roy Lichtenstein e l’inesorabile sguardo di Lucian Freud.