Archeologo di fama internazionale, responsabile di missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq, Tusa era diretto in Kenia per un progetto dell’Unesco legato alle ricerche sottomarine
La Sicilia e tutta l’Italia perdono un grande studioso ed un importante amministratore. Dopo i primi momenti di comprensibile confusione, la notizia è stata drammaticamente confermata: nella lista dei 157 passeggeri morti sull’aereo dell’Ethiopian Airlines precipitato oggi c’erano anche 8 italiani, e fra questi l’archeologo di fama internazionale e Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Sebastiano Tusa, responsabile di missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq. “Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia”, ha informato il presidente della Regione Nello Musumeci. “Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola“.
Tusa era infatti in missione verso il Kenia, per un progetto dell’Unesco, una conferenza internazionale legata alle ricerche sottomarine condotte dal suo staff di Soprintendente del Mare. Il suo ultimo impegno ufficiale era stato legato alla mostra di Antonello da Messina al Palazzo Reale di Milano. “Resteranno il suo pensiero, l’intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza, e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza”, ha detto di lui Vittorio Sgarbi, suo predecessore come assessore alla cultura siciliano. Tusa, 66 anni, sposato con Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, era anche docente di Paleontologia all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; nel 2004 era stato nominato Sovrintendente del Mare da parte dell’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Lo schianto nel quale ha perso la vita è avvenuto alle 8.44 locali, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba, a una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope.