La gaffe nata dalle critiche del direttore d’orchestra al rifiuto di Bonisoli di autorizzare lo spostamento de “Le sette opere di Misericordia” dal Pio Monte della Misericordia al Museo di Capodimonte
“Il maestro Muti ha una certa età. Gli voglio bene ed è una grande figura della musica italiana, lo abbraccio“. I governanti a 5 stelle non sono certo nuovi alle gaffe, personali o più spesso istituzionali: con qualche portabandiera inarrivabile, come il ministro alle infrastrutture Toninelli, che voleva – è solo un esempio – nazionalizzare l’autostrada del Brennero, che però è già per la quasi totalità nazionalizzata. Nell’ultima imbarazzante vicenda, che coinvolge il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, riemerge uno dei topoi più cavalcati dai grillini di governo: quello della “gggioventù”, la convinzione che la nuova era dell’Italia sia negata a chi è già entrato negli “anta”…
È questo il contesto dell’ultima polemica scoppiata a Napoli attorno a Caravaggio, e al rifiuto di Bonisoli di autorizzare lo spostamento de “Le sette opere di Misericordia” dal Pio Monte della Misericordia al Museo di Capodimonte, dove è in programma la grande mostra “Caravaggio. Napoli”. In un’intervista a La Repubblica, il maestro Riccardo Muti aveva definito senza mezzi termini “un danno all’Italia” la scelta del ministro, scatenando la sua scomposta risposta. Che è decisamente fuori luogo per i toni, non tanto per il merito: pare ci siano ragioni conservative che sconsigliano la movimentazione del capolavoro, e anche strategicamente potrebbe non essere sbagliato mantenere in centro l’importante opera, invitando i visitatori a spostarsi da Capodimonte…
