Nel corso di alcuni lavori di messa in sicurezza è emersa un’area commerciale risalente circa al III secolo d.C. “Un ritrovamento unico e importante” commenta la Sovrintendenza che presto presenterà la scoperta per mezzo di una conferenza stampa.
Nel corso di alcuni lavori per la messa in sicurezza di Palazzo Corsini a via della Lungara, è emersa un’area commerciale cinta da muri in laterizio risalente al III secolo d.C. con decine di anfore – molte delle quali, perfettamente conservate- e il resto di un forno per la cottura della ceramica. Presente anche un condotto per le acque dovuto evidentemente alla vicinanza al Tevere. Ci troviamo infatti nello storico rione di Trastevere, a pochi passi dal Lungotevere Raffaello Sanzio. Da quanto riporta l’articolo a firma di Edoardo Sassi del Corriere della Sera, secondo la Soprintendenza si tratta di un ritrovamento ‘ unico e importante’.
La Sovrintendenza doveva annunciare la scoperta con una conferenza stampa a fine mese ma la notizia è stata lanciata in anticipo dai quotidiani Il Corriere della Sera e La Repubblica. Non era difficile del resto scoprire la vasta area di scavo nel giardino del Palazzo che ospita l’Accademia dei Lincei e la Galleria Corsini. Solo pochi giorni fa decine di giornalisti si trovavano nelle preziose sale della Galleria per assistere alla preview della mostra dedicata a Robert Mapplethorpe.
Secondo alcune indiscrezioni – non confermate e nemmeno smentite ufficialmente ma che hanno già dato il via a qualche polemica – a fine lavori e dopo la presentazione alla stampa dei ritrovamenti, l’area sarà nuovamente ricoperta perché si tratta di un giardino storico. Il giardino era anticamente molto più esteso e il parco occupava tutta la collina del Gianicolo. Quel giardino dove passeggiava perfino Cristina di Svezia (1626-1689) che dopo aver abdicato al trono e convertita al cattolicesimo prese dimora proprio in quella splendida gemma che allora si chiamava Palazzo Riario.