Con l’inizio di Aprile due nuove mostre inaugurano a FuturDome, spazio espositivo e residenziale votato alla ricerca e alla promozione dell’arte contemporanea. A The Uncanny Valley, riflessione fotografica sul tema dell’esclusione, si affianca Hypertime, una composizione di diversi video che indagano il limite esistente tra il tempo e la transitorietà del presente.
Dal 1 aprile al 25 maggio due nuove mostre invaderanno le stanze di FuturDome, spazio nato come terreno di incontro tra artisti, pubblico e istituzioni culturali. Le sale del palazzo liberty che una volta fungeva da luogo di incontro per gli esponenti del Futurismo, rinnovato coniugando assieme sperimentazione architettonica e tecnologica e conservazione artistica, fungono sia da spazi espositivi che da residenze per artisti, invase anch’esse da opere senza soluzione di continuità, in modo tale da creare un intreccio di universi diversi e unici dal forte impatto estetico e simbolico.
The Uncanny Valley, la prima delle due mostre di prossima apertura, si sviluppa sulla falsariga di quello che è il fil rouge dell’istituzione. La ricerca di un’avanguardia estetica è un tratto comune con il lavoro di Eau&Gaz, residenza artistica dell’Alto Adige che lascia temporaneamente la propria patria per stabilirsi a Milano. Da questa congiuntura nasce un lavoro di riflessione sul tema di esclusione e spostamento, indagine influenzata dall’effettiva migrazione geografica vissuta dagli artisti “emigrati” in Lombardia. Alienazione ed estraniazione abbandonano la dimensione prettamente interiore e vengono trasposte sul piano esteriore ed elevate a un livello generale, vissuto in relazione al mondo circostante.
Il secondo progetto ad inaugurare con l’inizio del nuovo mese è Hypertimes, una raccolta di video realizzati da dieci artisti diversi incentrata sul concetto di tempo e transitorietà. Il rapporto tra il passare del tempo e la caducità della vita è indagato attraverso delle situazioni in cui diversi momenti temporali si alternano e si susseguono, in un passaggio tra presente, passato e futuro che non conosce interruzione. Ogni volta che si parla di presente, le altre dimensioni temporali fanno la loro comparsa in un gioco di non detto e rimandi reso possibile dall’accostarsi di video in cui si sovrappongono momenti diversi. Il concetto di hypertime trova la sua ragion d’essere proprio in questo passaggio. É una dimensione ulteriore, un corridoio dimensionale la cui unica funzione è quella di fare da tramite ai cambiamenti temporali, simbolo di come il mondo si venga a formare man mano che il tempo passa e cambia.
Quello che accomuna i diversi artisti coinvolti è l’adozione di un’arte che non è mera ideologia, ma esperienza vissuta in prima persona. Ognuno crea il suo personale Hypertime, e dalla loro combinazione nasce un universo nuovo, eterogeneo per contenuti e forme. Nei video, passato e presente si fondono creando una nuova realtà in cui entrambi smettono di esistere. Tutto si annulla in una dimensione che abbraccia contemporaneamente il qui e ora, uno tempo lontano migliaia di anni e il futuro che sarà.
*Mrova, Landschaft Macht Kapital (2015), documentazione video dell’intervento, HD video, 16:9, audio stereo. 5:30 min, June 2015, Dolomites, South Tyrol
Informazioni utili
FutureDome, via Giovanni Paisiello 6, 20131 Milano
1 aprile – 14 aprile, 11.00 – 19.00
6 aprile, 11.00 – 22.00
15 aprile – 25 maggio, 16.00 – 19.00