FROM THE STREET TO THE MUSEUM. Works of the artist known as Banksy: dopo la controversa mostra di Milano e quella da poco terminata di Firenze, una nuova rassegna è dedicata a Banksy nel nostro paese. Trenta opere su carta originali realizzate tra il 2002 e il 2009, a Osimo (Ancona).
Dopo la controversa mostra di Milano e quella da poco terminata di Firenze, una nuova rassegna (immaginiamo non autorizzata dall’artista come le precedenti) è dedicata a Banksy nel nostro paese, precisamente a Osimo (Ancona). I curatori sono gli stessi della mostra di Firenze ‘This is not a photo opportunity’ e ci pare sostanzialmente anche il concept del progetto espositivo che propone trenta immagini su carta originali di Banksy – selezionate tra le quelle iconiche che ne hanno decretato il successo planetario – ma che al contempo cerca di ricostruirne il quadro semantico, la seconda lettura, di quella capacità innata dell’artista di somatizzare in pochi segni le grandi contraddizioni della nostra società.
“Una mostra dove c’è da vedere ma anche molto da leggere’ ha spiegato uno dei due curatori, Stefano Antonelli. ” La mostra cercherà anche di spiegare come certe immagini apparentemente semplici sono in grado di conquistare il gusto e il cuore di tante persone. Pensiamo all’immagine di Balloon Girl, l’immagine semplicissima di una bambina che lascia andare via un palloncino a forma di cuore. Eppure noi la percepiamo come l’immagine della disillusione. Un’immagine realizzata oltre venti anni fa e che è puntuale ancora oggi, forse ancor più di prima. La mostra seleziona una trentina di immagini ed è andata a cercare l’origine di queste immagini e ne fa un progetto testuale che le accompagna”.
Le immagini sono state selezionate tra quelle pubblicate da Banksy tra il 2002 e il 2009. Come spiega la nota stampa: “Tra il 2002 e il 2009 Banksy pubblica 46 immagini su carta che vende tramite la sua “Print House” Prints on Walls in Commercial Rd di Londra”. Tra queste Balloon Girl, Laugh Now, Rude Copper, Get Out while You can, Bomb Middle England, Grannies, Monkey Queen, e molti altri
Nei pannelli espositivi sono evidenziate anche alcune citazioni famose dell’artista di Bristol come ad esempio la celebre ” I genitori sono disposti a tutto per i propri figli, tranne che lasciarli essere se stessi”. Nella mostra è previsto anche un gioco interattivo che permette di creare e distruggere un’opera come nella ormai celebre performance di Banksy di pochi mesi fa.
“C’è un’ossessione diffusa, feticistica per l’immagine dove i social hanno portato a un eccesso di protagonismo superficiale per avere i propri secondi di celebrità” ha spiegato il curatore Gianluca Marziali . “Dall’altro lato c’é Banksy. Nessuno sa che naso ha, che altezza ha, che peso ha. Il mio consiglio è di non soffermarsi su questa ossessione feticistica che abbiamo di mettere l’immagine vicino all’opera, come se questa determinasse il valore del’opera, cosa che non è .Un artista che ha un’identità performativa molto forte, un performer urbano che compie delle azioni. Come tutti i grandi artisti, Banksy ha la capacità di creare immagni di icone simboliche che rappresentino lo spirito del nostro tempo, la capacità di scavalcare il momento- spazio temporale specifico: prodotta oggi ma pensata per un futuro completamente rinnovabile”.
Del resto lo stesso Banksy è consapevole di quanto siano ancora attuali le sue opere. L’artista ha infatti recentemente pubblicato sul suo account instagram un suo vecchio lavoro , il ‘Devolved Parlamient’, il parlamento di scimpanzé esposto al Museum & Art Gallery di Bristol in occasione dell’ultima votazione sullla Brexit (ne abbiamo parlato QUI) e ha commentato laconico: “Questo l’ho fatto dieci anni fa”.
Cosa doveva aggiungere del resto? Per lui parlano le sue opere, icone del nostro tempo. Tutto scorre velocemente, ogni notizia, ogni immagine, è già vecchia nel momento in cui ne parliamo, ma solo Banksy è in grado di ‘stare sul pezzo’ e allo stesso tempo decontestualizzare l’opera dal presente, dargli un’accezione attuale e universale al tempo stesso. Non è un caso che sia lo street artist più famoso al mondo, come affermano i curatori ‘ il più grande caso di popolarità per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol’.
Ci fa piacere sottolineare che per ogni biglietto venduto, saranno devoluti 50 centesimi alla Lega del Filo d’Oro, che da anni ha come missione di assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psico sensoriali.
Informazioni:
FROM THE STREET TO THE MUSEUM. Works of the artist known as Banksy
A cura di Gianluca Marziali e Stefano Antonelli
Palazzo Campana – Osimo
La mostra è organizzata dal Comune di Osimo, in collaborazione con l’Associazione MetaMorfosi, l’Azienda Speciale A.S.S.O., la Regione Marche, l’Istituto Campana, la Fondazione Don Carlo Grillantini, la Camera di Commercio delle Marche e la Confcommercio Marche Centrali.
Dal 29 marzo al 7 luglio 2019
Biglietti
Intero €8,00
Ridotto €6,00
Orari:
Da martedì a venerdì
10.00 -13.00 16.00 -19.00
prefestivi e festivi
10.00 – 13.00 15.00 – 20.00
Chiusura lunedì
Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura
Info: https://www.lochiamanobanksy.it/