Il comune di Mantova rende omaggio a uno dei padri del cubismo, da tempo assente sulla scena italiana, con Braque vis-à-vis, dal 23 marzo al 14 luglio al Palazzo della Ragione.
Un nome spesso associato a Picasso quello di Braque, artista con cui ha contribuito a codificare uno dei movimenti più iconici e influenti del secolo scorso. Ma l’artista francese non deve essere relegata nell’ora del collega spagnolo. Personalità indipendente, alla continua alternanza picassiana di nuovi “periodi”, Braque ha preferito una coerenza di fondo a cui tutta la sua opera si rifà. Poche le sue icone -gli uccelli, coppie di amanti, il mandolino…- ma ripetute all’infinito, alla ricerca di una perfezione che trova la sua ragion d’essere nella semplicità assoluta di forma e contenuto.
La mostra indaga l’influenza che Braque ha avuto sull’arte francese a partire dagli anni ’60 in poi. Picasso, Matisse, Derain. Alcuni tra i più grandi artisti del secolo scorso, diversi per età e poetica, tutti uniti sotto la comune influenza di un artista che ha saputo fare della sintesi la sua arma vincente.
Negli anni successivi alle sperimentazioni cubiste la poesia fa capolino nelle tele di Braque, frutto delle frequentazioni letterarie dell’artista, che nella Parigi dell’epoca non poteva restare immune ad Apollinaire, Ponge, Reverdy e a tutti gli altri. La letteratura non compare esplicitamente, in un vistoso sfoggio estetico, ma celata nell’atmosfera delle sue opere, in quelle tarde in particolare.
Una pittura, la sua, non estranea neanche all’influenza delle arti applicate. Così alle tele -spesso realizzate anch’esse con le tecniche artigianali del faux bois e del faux marble– si alternano le ceramiche, le opere di oreficeria e quelle tessili.
Realizzata nell’ambito della rassegna espositiva dedicata all’arte del ‘900, la mostra si avvale di importanti contributi resi possibili dalla collaborazione con istituzioni rilevanti come il Kunstmuseum Pablo Picasso Münster, il Musée des Beaux-Arts di Belfort e il milanese Museo del 900.
Lo studio dell’influenza esercitata da Braque sui propri “colleghi” non si ferma all’analisi dell’opera dei suoi coetanei, ma si spinge fino a un passato più prossimo. Grazie alla ricca raccolta di saggi presentati in catalogo -tra cui anche quello del famoso storico dell’arte Michael Baxandall, tradotto per la prima volta per l’occasione- è stato possibile ricostruire le influenze che l’artista ha avuto sulle generazioni più giovani. Per citare uno tra i tanti “discepoli”, il re del ready-made Marcel Duchamp.
La mostra non si limita a scavare nel passato, ma fa anche rivivere un pezzo di storia andato distrutto. La Scultura in carta, opera simbolo del passaggio di Braque dal cubismo analitico a quello sintetico, distrutta dal suo stesso creatore subito dopo averla realizzata, è stata riprodotta per l’esposizione mantovana da Flavio Favelli, artista conosciuto e apprezzato all’estero per i suoi assemblaggi.
*L’Oiseau dans le feuillage, 1961
Informazioni utili
Braque vis-à-vis. Picasso, Matisse e Duchamp
Mantova, Palazzo della Ragione, Piazza delle Erbe
23 marzo-14 luglio 2019
Dal martedì alla domenica, 9.30 – 19.30 (chiusura della biglietteria h 18.30); chiuso il lunedì