Venezia e Torino si illuminano con il tricolore francese. Gli Uffizi di Firenze espongono un autoritratto di Chagall con la cattedrale di Notre-Dame sullo sfondo.
Nelle ore successive all’incendio che ha coinvolto la cattedrale di Notre-Dame, i musei di tutto il mondo hanno espresso la loro vicinanza a Parigi con post e tweet, spesso accompagnati da opere di artisti del passato che avevano rappresentato la cattedrale.
L’ondata di solidarietà sembra non essersi placata Se da un lato in poche ore sono state raccolte ingenti somme per la ricostruzione ancora prima del lancio di un’unica sottoscrizione ufficiale, i musei e i centri culturali di tutto il mondo cercano come possono di far sentire la propria vicinanza a Parigi.
Per quanto riguarda il nostro paese, nelle prime ore dopo l’incendio, forse il messaggio più commosso ed emozionante è stato quello del Teatro La Fenice di Venezia, risorta, come il mitologico uccello, dal tragico incendio del 1996: “Siamo stati assaliti dal fuoco, ma dal fuoco siamo risorti più forti di prima. Siamo al vostro fianco, amici, non temete!” Il giorno dopo tutta Venezia ha dedicato un gesto simbolico di solidarietà illuminando con i colori del tricolore francese non solo la facciata del teatro La Fenice ma anche quella della sede del Comune di Venezia. Le due città cosmopolite hanno sempre tenuto importanti relazioni culturali e commerciali: ” Tutti noi veneziani vogliamo arrivi alla Francia il nostro abbraccio e il nostro sostegno. Venezia è sorella di Parigi oggi e per sempre” hanno dichiarato la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e il sovrintendente della Fenice Fortunato Ortombina. Ancora una volta un intenso messaggio del Teatro la Fenice agli amici francesi: ” I colori della nostra e vostra serata si colorano di Francia, perché i simboli dell’Arte e gli epicentri di cultura appartengono a tutti e sappiamo risorgere sempre dalle loro stesse ceneri”.
Altra città cosmopolita, altri ricordi di un incendio devastante. Anche Torino non poteva che sentire suo il difficile momento che in questo momento stanno vivendo in Francia. Nel 1997 infatti la cappella progettata da Guarino Guarini rimase gravemente danneggiata nel rogo della notte tra l’11 e il 12 aprile. Per lanciare un messaggio di speranza la cupola della Cappella della Sindone è stata illuminata con il tricolore della bandiera francese. Proprio in questi giorni è in corso a Torino una mostra dedicata alla cattedrale, con 4 sculture gotiche provenienti da Notre-Dame che oggi appaiono più belle e preziose che mai.
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Sempre come segno di vicinanza a Parigi, all’ingresso della Galleria Palatina degli Uffizi, è stato esposto l’autoritratto – donato dall’artista agli Uffizi nel 1976 -in cui Chagall raffigurò sullo sfondo Notre-Dame. La tela, adesso esposta temporaneamente nella galleria delle Statue dell’ex reggia medicea, sarà presto offerta permanentemente alla visione del pubblico agli Uffizi, quando, tra alcuni mesi, apriranno in Galleria le nuove sale dedicate agli autoritratti. ” Gli Uffizi volano con il cuore a Parigi, per abbracciare la ‘Nostra Signora’. L’esposizione in Palazzo Pitti di questo sognante capolavoro di Chagall, che amava moltissimo la capitale francese, vuole essere la testimonianza fisica, concreta, del nostro affetto verso gli amici francesi” ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.
Non solo Firenze, Torino e Venezia. Manifestazioni di solidarietà si sono manifestate in tutta Italia, anche nei centri più piccoli. Non si è fatta attendere la risposta di Parigi attraverso un tweet dell’ambasciata francese in Italia:
“A Roma, a Venezia, a Torino e in tutta Italia, ci sono stati messaggi di sostegno : la bandiera francese è stata issata in segno di solidarietà. Grazie di cuore a tutti voi. Ricostruiremo Notre-Dame. Lo faremo insieme”.