Si torna sulla passerella galleggiante più famosa d’Italia: Floating Piers rivive nel docu-film Christo – Walking on Water. Per soli quattro giorni Christo sarà sugli schermi per raccontare retroscena, curiosità, difficoltà e soprattutto le emozioni legate ad un’opera entrata nella storia.
16 giorni, 1 milione e 300 mila visitatori, 3 km di cammino, un’eco che ancora si espande dalle acque del lago d’Iseo. Floating Piers è arrivato forse senza preavviso sulle isolate coste di Sulzano, Montisola e dell’isola di San Paolo, ma certamente ha lasciato un segno profondo in una comunità che ancora gode dell’euforia generatasi in quel giugno 2016. Si stima che 250 milioni di persone siano venute a conoscenza dell’istallazione temporanea dell’artista bulgaro-statunitense Christo; mentre 1 milione e 300 mila persone, quasi tre volte la stima massima iniziale di 500 mila visitatori, ha raggiunto Sulzano per, come ama ripetere l’artista, “camminare letteralmente sull’acqua”.
Gli svariati blocchi galleggianti in polietilene si presentavano in passerelle larghe 16 metri, ricoperte da una stoffa arancione in grado di ricoprire 100.000 metri quadrati di superficie. Durante quelle due settimane magiche i visitatori hanno potuto percorrere sentieri inediti, molleggiando sulle onde e scoprendo prospettive fino a prima impensabili. Una commistione perfetta tra incontro spirituale (uomo e acqua), impronta ludica (passeggiata sull’acqua), impegno culturale (l’installazione ha contribuito a valorizzare il territorio) e innesto economico (l’intera zona attorno al lago gode ancora della notorietà che l’opera ha portato).
Inevitabile allora che la curiosità di chi non ha potuto partecipare a questo evento unico, unita al ricordo ancora forte di chi l’esperienza l’ha vissuta, abbia spinto l’artista ad approfondire e arricchire ulteriormente il materiale attorno a Floating Piers. Questa volontà ha preso forma nella realizzazione di Christo – Walking on Water, diretto da Andrey Paoinov. Il film è un lavoro tra il documentario e il cinema-verità, risultato di un anno di montaggio delle 750 ore di girato. Il materiale raccolto parte dalle fasi di ideazione del progetto, evidenzia le difficoltà burocratiche e amministrative, si spinge fino ai concitati giorni dell’istallazione e soprattutto racconta le criticità gestionali legate all’apertura e al mantenimento.
Christo, il quale si racconta ulteriormente in un’intervista concessa ad Artslife, è ripreso mentre illustra il suo progetto alle istituzioni e al pubblico, discute con i collaboratori e vive con appassionata impazienza la realizzazione del sogno che ha condiviso con la compagna Jeanne-Claude, deceduta prima che l’opera venisse realizzata (in precedenza non avevano ottenuto i permessi in Argentina e Giappone). Come ogni grande opera anche Floating Piers cela una macchina organizzativa complessa, imprevisti inaspettati, soluzioni improvvisate e un gigantesco lavoro dietro le quiete. Walking on Water racconta tutto questo lasciando emergere l’uomo dietro l’artista, che dal 16 al 19 giugno sarà nei cinema italiani per ripercorrere un’altra volta insieme agli spettatori quella passerella già entrata nel mito.
*Christo – Walking on Water