Araki oltre il bondage. Al Santa Maria della Scala di Siena, 2200 immagini riassumo la vicenda artistica e umana del fotografo giapponese, fino al 30 settembre.
Dai primi anni ’60 a oggi. Una produzione sterminata, quella del giapponese Nobuyoshi Araki, nato a Tokyo nel 1940 e tutt’ora in attività. La mostra “Effetto Araki” presso il Santa Maria della Scala di Siena offre una panorama completo sulla produzione complessa e articolata dell’artista, riassumendone la vicenda artistica e umana.
La mostra, prodotta dal Santa della Scala con il sostegno di Opera-Civita e curata da Filippo Maggia, presenta ben 2200 opere: da Subway of love, fotografie scattate nella metropolitana di Tokyo negli anni ’70 alle immagini appartenenti a Tokyo Diary, diario fotografico che l’artista aggiorna quotidianamente dal 1980, passando per la cronaca del 2017 dal nome Anniversary of Hokusai’s death, in onore del pittore e incisore giapponese Katsushika Hokusai. E ancora, le polaroid che narrano il quotidiano vivere dell’artista a Tokyo o le due recenti serie dedicate alla metropoli, Tokyo Summer Story e Tokyo Autumn.
Informazioni utili |
Fino al 30 settembre
Tutti i giorni 10-19