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Il monocromo riflesso nella laguna. A Venezia Danh Vo in dialogo con Park Seo-Bo

Park Seo-Bo, Ecriture No. 080831, 2008. Mixed Media wi th Korean hanji paper on canvas. 130 x 195 cm | 51, 3/16 x 76 3/4 in. ©️ the artist. Photo ©️ White Cube (Theo Christelis) Park Seo-Bo, Ecriture No. 080831, 2008. Mixed Media wi th Korean hanji paper on canvas. 130 x 195 cm | 51, 3/16 x 76 3/4 in. ©️ the artist. Photo ©️ White Cube (Theo Christelis)
La Fondazione Querini Stampalia di Venezia – in collaborazione con White Cube – presenta dal 20 aprile al 27 novembre 2022 un’importante esposizione curata dall’artista Danh Vo insieme a Chiara Bertola, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’istituzione. Al centro l’opera di Park Seo-Bo.

Le lievi increspature di tono del monocromo sono le stesse che vibrano sulla superficie dell’acqua lagunare. Entrambe si giocano sui dettagli, entrambe invitano al silenzio e stimolano la riflessione. Ancora di più se le suggestioni pittoriche provengono dall’oriente, antico punto di riferimento con cui Venezia ha da secoli un rapporto privilegiato.

Così la mostra della Fondazione Querini Stampalia pone in dialogo la pratica artistica di Danh Vo con l’opera di Park Seo-Bo (1931), ampiamente riconosciuto come iniziatore del movimento artistico coreano Dansaekhwa (pittura monocroma), e di Isamu Noguchi, importante scultore, architetto, designer e scenografo statunitense di origini giapponesi.

Conosciuto per la sua sensibilità nei confronti dello spazio e del tempo, del concetto di storia personale e collettiva, Danh Vo è chiamato a colmare con la sua visione l’architettura labirintica della Fondazione che affianca elementi antichi, moderni e contemporanei, in un continuo viaggio nei secoli.

Descrivendola come “un’ampia scultura” che può di volta in volta compiere nuovi incontri e assumere nuove scenografie, per essere poi rivelata e vista dal visitatore, l’artista intende punteggiare gli spazi della Querini di interventi allestitivi “leggeri” che includono la lampada Akari, firmata da Noguchi, insieme a un corpus di suoi lavori, molti dei quali realizzati nello studio e fattoria di Güldenhof, a nord di Berlino. L’opera di Park Seo-Bo è invece esposta in una sala dedicata ed è rappresentata da un insieme di dipinti della serie Écriture, che si legano profondamente alle nozioni di tempo, spazio e materia.

La mostra si inserisce nell’ambito del programma pluriennale Conservare il futuro ideato e curato da Chiara Bertola per la Fondazione Querini Stampalia, in cui artisti contemporanei sono chiamati a confrontarsi e a dialogare con gli spazi della Fondazione traendone ispirazione per nuove espressioni, nel segno di una vitale sperimentazione. L’evento è organizzato inoltre in concomitanza con la Biennale di Venezia 2022.

Park Seo-Bo, Ecriture No. 080831, 2008. Mixed Media wi th Korean hanji paper on canvas. 130 x 195 cm | 51, 3/16 x 76 3/4 in. ©️ the artist. Photo ©️ White Cube (Theo Christelis)
Park Seo-Bo, Ecriture No. 080831, 2008. Mixed Media wi th Korean hanji paper on canvas. 130 x 195 cm | 51, 3/16 x 76 3/4 in. ©️ the artist. Photo ©️ White Cube (Theo Christelis)
Danh Vo studio,Guldenhof, photo by Nick Ash
Danh Vo studio,Guldenhof, photo by Nick Ash

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