Pittore americano, incisore e illustratore Edward Hopper nasce il 22 luglio del 1882 in piccola cittadina sul fiume Hudson.
E’ stato un artista taciturno e introverso. È in gran parte grazie ai diari e alle lettere della moglie, scritti nel corso di una simbiosi coniugale durata più di quarant’anni che si è potuto ricostruire la sua vita e carriera. Il mercato dell’arte di Hopper ha visto recentemente un’aggiudicazione stellare: il bellissimo “Chop Suey” del 1929 è venduto per 91,875,000 in asta a New York nel novembre del 2018.
1. Edward Hopper era un uomo estremamente alto, ben 1 metro e 96 cm. Il suo fisico alto e magro aveva portato i suoi compagni di scuola da dargli il soprannome di “cavalletta” (grasshopper in inglese), con un gioco di parole con il suo cognome.
2. Hopper non ha avuto una mostra personale fino all’età di 37 anni.
3. Aveva un forte interesse per il lavoro di Edgar Degas e per la città di Parigi. Nel 1924, la moglie Josephine Nivison gli regala un elaborato libro sull’artista francese.
4. Hopper era un appassionato di letteratura e poesia. Amava molto Paul Verlaine, Marcel Proust, Johann Wolfgang von Goethe, Ernest Hemingway, Robert Frost e Henrik Ibsen. Portava sempre una citazione da Goethe nel suo portafoglio: “Principio e fine di ogni attività letteraria è la riproduzione del mondo che mi circonda attraverso il mondo che è in me, in modo che tutte le cose siano afferrate, raccordate, ricreate, plasmate e ricostruite in forma personale e originale“.
5. Alfred Hitchcock modellò la famosa casa di “Pyscho” (1960) sul dipinto di Hopper “House by the Railroad” (1925, Museum of Modern Art, New York). La sua arte è stata una fonte d’ispirazione significativa per più generazioni di registi come Hitchcock, Wim Wenders, David Lynch e Terrence Malick.