Il prezioso dipinto attribuito al Pinturicchio è stato recuperato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dopo trent’anni dal furto perpetrato ai danni di un collezionista perugino nel 1990
“È bello che anche opere abituate da sempre a mostrarsi nell’intimità delle raccolte private possano godere di un pubblico più vasto, come accadrà per qualche mese alla splendida Madonna col Bambino la cui pertinenza con la raccolta della Galleria Nazionale dell’Umbria è palesemente testimoniata dalle tante consorelle che la accolgono dalle pareti del museo”. Con queste parole Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha accolto all’interno del museo il prezioso dipinto attribuito al Pinturicchio recuperato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dopo trent’anni dal furto, perpetrato ai danni di un collezionista perugino nel 1990. Al termine di un’indagine con complesse diramazioni internazionali, coordinata dal reparto dei Carabinieri che da cinquant’anni collabora con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prima di essere restituito ai legittimi proprietari il dipinto sarà esposto al pubblico fino al 6 gennaio 2020 nel museo perugino, accanto alla pala di Santa Maria de’ Fossi e al gonfalone proveniente dalla Chiesa di sant’Agostino.
“Questo ennesimo recupero mi rende particolarmente contento”, ha detto in un video messaggio il Ministro Bonisoli, “sia perché un altro frammento del nostro immenso patrimonio culturale è tornato nel nostro Paese, sia perché sarà possibile renderlo fruibile, per un periodo di tempo, ai cittadini e ai turisti che andranno a visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria. L’evento di oggi sottolinea, ancora una volta, quanto sia importante che questo Paese porti avanti, nel modo più efficace, costante e determinato possibile, le iniziative di diplomazia culturale“.
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