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Dalla chiesa alla fiera. La prestigiosa collezione Bonanni Del Rio in mostra a Mercanteinfiera, il Progetto e la Scelta nelle parole di Lucia Bonanni

Gianfranco Gorgoni Seven Magic Mountains, Dry Lake Nevada 2016 Stampa Fine Art Gianfranco Gorgoni Seven Magic Mountains, Dry Lake Nevada 2016 Stampa Fine Art
Luigi Ghirri Alpe di Siusi 1979 Vintage chromogenic print da negativo 6 x 7 cm
Luigi Ghirri Alpe di Siusi 1979 Vintage chromogenic print da negativo 6 x 7 cm

Dalla chiesa alla fiera. Dall’afflato spirituale dell’ex Oratorio seicentesco nel centro di Parma ai prestigiosi spazi di una delle storiche manifestazione fieristiche internazionali, Mercanteinfiera. A detta di tutti, un prezioso luogo di produzione artistica a 360 gradi che coinvolge la città ducale intera -dalla musica alla street art, dalla fotografia agli incontri letterari- “pensato in relazione alla nostra collezione di fotografie e al nostro interesse per l’arte contemporanea”. BDC sbarca all’interno dell’edizione autunnale (5-13 ottobre 2019). E lo fa coi sacri (tanto per stare in tema) crismi. Attraverso una raffinata selezione di 80 fotografie dei migliori fotografi nostrani, con una mostra dal titolo (non a caso) La Scelta Italiana.

Abbiamo incontrato Lucia Bonanni, deus ex machina insieme al marito Mauro Del Rio del progetto-contenitore culturale, e proprio dalla definizione dinamica e fluida di BDC cominciamo.

Luca Zuccala: BDC, o meglio Bonanni Del Rio Catalog (e anche Borgo Delle Colonne): un acronimo che si declina per ogni vostro progetto: BDC1, BDC2, BDC28…

Lucia Bonanni: Sì, BDC è un acronimo che sta per entrambe le cose, Bonanni Del Rio Catalog e Borgo Delle Colonne 28, il nostro quartier generale. Catalog appunto perché numeriamo tutte le cose che facciamo che sia la nostra collezione, le mostre, i concerti, le nuove produzioni, gli incontri, etc. Così BDC1 è la nostra collezione, BDC2 il nostro sito, “BDC3 – Fire and Desire” la nostra prima mostra, di Street Art, per la quale sono venuti molti artisti a realizzare live painting nella nostra chiesa, tra cui Ozmo, Baronciani, Johnny Cobalto. Ha accompagnato tutto questo la nostra passione per la musica: abbiamo organizzato molti concerti dal vivo a BDC28, ospitato e prodotto la parte Off di alcuni importanti Festival come il Festival Verdi e il Barezzi Festival.

Luca GreguoliFabrizio De André, Volume 8, foto di copertina 1975 Gelatin silver print
Luca Greguoli Fabrizio De André, Volume 8, foto di copertina 1975 Gelatin silver print

Passiamo subito da quella meravigliosa sede trasformata in uno dei poli culturali della città. Il BDC28, ossia: un’ex chiesa sconsacrata nel cuore di Parma.,,

BDC28 è una chiesa sconsacrata che si trova in centro a Parma, vicino al duomo e al battistero, nell’unica via porticata della città le cui origini affondano nel Medioevo. Fondata nel 1600 da una pia confraternita, ha visto il suo massimo splendore nel 1700 e nella prima metà del 1800. Ma agli inizi del secolo scorso fu, appunto, sconsacrata, riconvertita in officina meccanica e in seguito in garage fin quasi ai nostri giorni. Diversi elementi architettonici, come per esempio il portale, lo scivolo d’ingresso e la guardiola del portiere ne sono testimonianza.

bar di BDC28
bar di BDC28

Quando l’avete acquistata? Com’è stato il riadattamento a polo culturale? Cosa rappresenta ora (il rapporto dialettico tra una sorta di sacralità che emana dal luogo e le vostre attività culturali, dalla musica all’arte…) ?

L’abbiamo acquistata nel 2015: ne siamo rimasti affascinati a prima vista e, pur consapevoli che fosse un oggetto insolito e particolare da gestire, l’abbiamo pensata in relazione alla nostra collezione di fotografie e al nostro interesse per l’arte contemporanea e ci è parso perfetto.

È il quartier generale delle nostre attività di esposizione, nuove produzioni, musica live e incontri.

sottsass
BDC 28 – Sottsass

Abbiamo iniziato ad abitarla e ad aprirla alla città subito, facendo lavori di risistemazione nei mesi estivi; siamo molto soddisfatti per l’interesse e il calore della città e degli amanti dell’arte provenienti da ogni parte per le nostre iniziative.

I nostri progetti artistici in generale non sono legati all’esperienza religiosa ma inevitabilmente si sente ancora una suggestione di spiritualità e maestosità che rende tutto più emozionante.

Roberto MasottiFranco Battiato, Milano 1982 Gelatin silver print
Roberto Masotti Franco Battiato, Milano 1982 Gelatin silver print

Collezionismo: una passione che diventa professione. Qual è il filo rosso che lega la vostra collezione? Com’è nata e come prosegue questa passione-professione? Quale il primo pezzo acquistato?

La nostra passione originaria è la fotografia e abbiamo iniziato a collezionare opere fotografiche oltre quindici anni fa.

Siamo partiti dai grandi maestri della fotografia italiana (Ghirri, Giacomelli, Fontana, Barbieri, Basilico, Jodice, Mulas, etc.). La prima opera acquistata è una fotografia di Luigi Ghirri intitolata “Scandiano” che rappresenta una giostra in una festa di paese ed è per noi sempre speciale. Inizialmente i nostri acquisti erano dettati solamente dal nostro gusto, dalla passione, senza particolari conoscenze del mercato e del collezionismo; e li appendevamo alle pareti di casa nostra per godere della magia di paesaggi, luoghi e persone che scaturisce da queste immagini.

Massimo VitaliRena Majori 2013 C-print mounted on diasec
Massimo Vitali Rena Majori 2013 C-print mounted on diasec

Abbiamo visitato mostre, musei, fiere e con l’aiuto di un paio di amici galleristi la nostra collezione si è allargata; è diventato così necessario seguire alcuni filoni per non essere troppo dispersivi, che per noi sono: le fotografie di copertine di album importanti della musica italiana e internazionale, volti noti del Novecento catturati dagli obiettivi dei fotografi d’azione della Roma della Dolce Vita e di New York negli anni Ottanta, documenti storici della scoperta dello spazio.

Successivamente abbiamo allargato i nostri interessi anche alla street art e all’illustrazione e ultimamente, in particolar modo da quando gestiamo BDC28, abbiamo lavorato direttamente con alcuni artisti, sia italiani che internazionali producendo nuova arte.

Mario GiacomelliScanno 1957 Gelatin silver print on Agfa photo paper
Mario Giacomelli Scanno 1957 Gelatin silver print on Agfa photo paper
BDC 28 - Sottsass
BDC 28 – Sottsass

Cosa significa per voi collezionare?

Collezionare significa ancora per noi circondarsi di cose belle e, possibilmente, condividerle con amici e anche con la collettività in generale.

Ci sono delle opere a cui siete maggiormente legati?

Ci sentiamo legati a tutte le nostre opere, che abbiamo accuratamente scelto e spesso cercato, studiando epoche e artisti. Ma, nonostante abbiamo poi allargato il nostro interesse ad altri ambiti della fotografia e successivamente dell’arte contemporanea in generale, le opere dei grandi maestri della fotografia italiana rimangono il nostro principale riferimento artistico e culturale.

Luigi Ghirri Formigine 1985 Stampa fotografica a colori
Luigi Ghirri Formigine 1985 Stampa fotografica a colori

Dalla chiesa alla fiera. Una selezione della vostra collezione sbarca all’edizione autunnale come mostra collaterale di Mercanteinfiera. Che opere avete scelto e perché?

Ed è per questo motivo che portiamo all’esposizione del Mercanteinfiera “La Scelta Italiana”, una selezione delle opere di questi grandi artisti. Saranno un’ottantina di opere suddivise in un percorso curatoriale che dialogherà con gli spazi della prestigiosa fiera internazionale di modernariato, arte e collezionismo.

Dalla fotografia d’azione a Roma degli anni 50 (Pierluigi Praturlon, Tazio Secchiaroli, Elio Sorci, Lino Nanni, … che hanno immortalato il cinema italiano del neorealismo nei ritratti di Monica Vitti, Sophia Loren, Marcello Mastroianni) a quella concettuale di Sottsass di fine 70, che pone domande sui Destini dell’Uomo con le sue Metafore, fino alla nouvelle vague del paesaggio contemporaneo, (lo sguardo poetico di Luigi Ghirri, la natura di Mario Giacomelli, le geometrie di Franco Fontana, gli incantati bianco e nero di Mimmo Jodice, le vedute dall’alto di Olivo Barbieri, fino alle spiagge di Massimo Vitali, o alla land art Gianfranco Gorgoni) ci sarà occasione di poter incontrare artisti e opere tra le più significative del dopoguerra ove arte e cultura si fondono in una scelta tutta italiana.

Gianfranco Gorgoni Seven Magic Mountains, Dry Lake Nevada 2016 Stampa Fine Art
Gianfranco Gorgoni Seven Magic Mountains, Dry Lake Nevada 2016 Stampa Fine Art

Come interagite e come risponde la città al vostro progetto?

L’interazione con la città è forse la cosa che più ci dà soddisfazione in assoluto.

C’è stato fin da subito un caloroso interesse per le nostre iniziative da parte degli abitanti del quartiere, degli operatori del mondo della cultura e crediamo in generale di tutta la città. La partecipazione alle nostre iniziative è stata sempre molto forte e variegata sia per età che per mondo di provenienza che per competenze ed abbiamo ricevuto molti segni di apprezzamento e di stima.

Abbiamo coinvolto nella curatela e organizzazione dei nostri eventi parecchie associazioni culturali, soprattutto giovanili, che hanno avuto così modo di lavorare e di farsi conoscere; numerosi ristoranti, locali, circoli hanno aperto negli ultimi 2-3 anni in Borgo della Colonne, Via Saffi e vie limitrofe rianimando e riqualificando il quartiere. E credo sia un pensiero condiviso che BDC abbia dato un contributo a tutto ciò.

BDC 28 - Sottsass
BDC 28 – Sottsass

Qual è lo stato di salute culturale della città?

Crediamo che la scena artistica e culturale a Parma sia interessante e negli ultimi anni molto dinamica. A fianco delle istituzioni e dei tradizionali protagonisti, come il Teatro Regio e il complesso museale della Pilotta, stiamo assistendo al nascere di iniziative culturali e artistiche che partono dall’università, da forze imprenditoriali e produttive ma anche da giovani artisti e curatori. C’è un ritrovato clima di partecipazione alla vita culturale e artistica della città.

BDC 28 - Sottsass
BDC 28 – Sottsass

Progetti futuri in città o al di fuori e progetti per Parma Capitale della Cultura 2020?

Per Parma 2020 realizzeremo un Block Party, festa del quartiere Saffi: una tre giorni di festeggiamenti in occasione dal 22 al 24 Maggio. Le strade e le piazze saranno chiuse al traffico e occupati da una serie di eventi che si svolgeranno a BDC28, nelle adiacenti Casa del Suono e della Musica e nei Piazzali San Francesco e Salvo d’Acquisto. Il party sarà composto da varie componenti: esposizioni, spettacoli, mercato, gastronomia, conferenze e dibattiti.

Olivo Barbieri Site Specific_MONTREAL 04 2004 Inject print on archival paper montata su d-bond
Olivo Barbieri Site Specific_MONTREAL 04 2004 Inject print on archival paper montata su d-bond
BDC 28 - Sottsass
BDC 28 – Sottsass

Per tutte le informazioni: https://www.bonannidelriocatalog.com/

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