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Eurhasian Summit – Rumori Mediterranei, a Roccella Jonica il jazz suona da 40 anni


Roccella Jazz Festival: in preparazione del quarantennale si è chiusa con successo la kermesse calabrese

Trentanove anni anni di attività per una delle più apprezzate kermesse musicali in Europa, per il Roccella Jazz Festival in Calabria che si è tenuto dal 21 al 24 agosto è stata un’altra magnifica edizione, dettata dalla qualità della proposta, l’originalità del punto di vista sul jazz contemporaneo, l’unicità delle partecipazioni selezionate da Vincenzo Staiano, storico direttore artistico.

Non si è trattato di jazz balneare, infatti, con il tema chiave dedicato all’Oriente, a partire dal titolo “Erhuasian Summit – Verso est, ai confini del jazz”, uno sguardo nuovo verso i più vicini Balcani per arrivare alla Cina, protagonista con il suono dell’erhu, strumento di origine mongola diventato il simbolo musicale di questo immenso paese. Applausi a scena aperta per l’apertura curata dall’Orchestra Rumori Mediterranei, formazione di tredici elementi diretta da Nicola Pisani e prodotta in collaborazione con il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza, con Serena Brancale alla voce, che ha dimostrato di possedere una solida formazione nel campo della musica improvvisata, abile anche al piano, tastiere e percussioni. Subito dopo forte pathos ed emozioni per la prima mondiale assoluta di Antonio Faraò con il suo Chinese Meeting, una all star band italo-cino-americana: protagonisti Guo Gan, il più grande maestro dell’erhu, uno straordinario virtuoso di questo strumento a corde, un gigante del jazz mondiale come il sassofonista Dave Liebman e due star come il contrabbassista Ameen Saleem e il batterista Bruce Ditmas.

La musica dei King Crimson è stata al centro della seconda serata con il Delta Saxophone Quartet, formazione britannica di musica contemporanea accompagnata da Gwilym Simcock, uno dei più grandi tastieristi in circolazione (da qualche anno nella band di Pat Metheny) nel progetto Crimson!, omaggio alla mitica band amata in tutto il mondo. Subito dopo gran pienone nel Teatro del Castello per Noa: la cantante israeliana ha incantato il pubblico insieme al suo trio con il progetto Letters to Bach, il suo nuovo disco arrangiato dallo storico collaboratore Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, con brani di Johann Sebastian Bach arricchiti dai testi in inglese ed ebraico.

Terza giornata che ha guardato ad est, con Bojan Z, stella di prima grandezza della musica improvvisata mondiale, che a Roccella Jazz ha presentato il suo nuovo trio Bojan Z – Balkan Talks with Amira Medunjanin & Pantelis Stoikos. Il pianista serbo, insieme alla cantante bosniaca Amira Medunjanin e al trombettista greco Pantelis Stoikos, ha proposto un vero e proprio viaggio nelle terre balcaniche con sensibilità a tratti commovente, apprezzata dal pubblico.

A seguire una performance speciale, produzione originale e prima mondiale con The Essence Of Gospel, il progetto di Samuel Cromwell ideato proprio a Roccella durante l’ultima edizione del “Jazzy Christmas” con una band italo-americana inedita e prodotta dal Festival. Compositore e pianista di Washington, Cromwell è uno dei più autorevoli direttori di cori gospel della capitale degli Stati Uniti e ha diretto tutti i concerti organizzati in occasione delle visite degli ultimi pontefici alla Casa Bianca. Infine l’ultima serata ha visto ancora una produzione originale e prima mondiale, con l’omaggio a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e John Cage della Tai-No Orchestra, suggestiva performance multimediale sviluppata su un concept di Roberto Del Piano, Massimo Falascone e Roberto Masotti, affidata alla esecuzione della Tai No-Orchestra, formazione di nove elementi, portata alla esplorazione e alla scoperta di sentieri sconosciuti, coordinata per l’occasione dal violoncellista Walter Prati. Grande chiusura, infine, con la prima italiana del Clifton Anderson Sextet, all-star band proveniente dagli States.  Il grande trombonista newyorchese, dotato di grande verve, che ha militato per anni nel sestetto del celebre zio Sonny Rollins ha letteralmente strappato applausi e scambi di battute con il pubblico che ha assiepato la platea e gli spalti del teatro per tutta l’edizione del festival.

Il quarantennale del Roccella Jazz Festival atteso per il prossimo anno promette grandi emozioni, con il direttore artistico Vincenzo Staiano già al lavoro con il suo staff per una proposta mai banale, ricca di sorprese e novità, per non deludere un pubblico attento e competente come quello che si raduna ogni anno nella bella località balneare calabrese.

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