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Che c’entra David Bowie con Tintoretto? La risposta sta in questa misteriosa cassa…

L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography) L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography)
L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography)
L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography)

In mostra a Venezia “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, entrato nella collezione di Bowie, grande appassionato d’arte, intorno agli anni Ottanta

“Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe”. È questo il titolo della grande mostra che dal 5 settembre al 1 marzo 2020 porterà a Palazzo Ducale di Venezia una straordinaria selezione di capolavori provenienti dalla Rubenshuis di Anversa e da prestigiose collezioni private, con dipinti di Tiziano, Peter Paul Rubens, Anthony van Dyck, Michiel Sweerts, testimonianza di un’epoca di fitti scambi culturali tra la Serenissima e le Fiandre. A pochi giorni dal via, i preparativi svelano curiosità irresistibili: come l’arrivo de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria”, dipinto noto come “Il Tintoretto di David Bowie”, opera dipinta da Jacopo Robusti attorno al 1560.

Tintoretto, L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria (part.), noto come Il Tintoretto di David Bowie”, 1560 ca
Tintoretto, L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria (part.), noto come Il Tintoretto di David Bowie”, 1560 ca

Commissionato a Tintoretto dalla Scuola di Santa Caterina e realizzato appunto negli anni sessanta del Cinquecento, il capolavoro – olio su tela di 177,1 x 99,3 cm – era entrato nella collezione di Bowie, appassionato d’arte e grande estimatore di Tintoretto, intorno agli anni Ottanta: acquistato nel 2016 da un collezionista privato, il dipinto torna ora nella “sua” città, dopo essere stato sottoposto a indagini accurate che hanno rivelato il disegno integrale sottostante. E fa il suo ingresso nel Palazzo dei Dogi, a pochi metri dal luogo ove era conservato in origine: l’antica Chiesa di San Geminiamo, in Piazza San Marco, progettata da Sansovino e distrutta da Napoleone nel 1807, per far spazio a un palazzo reale.

L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography)
L’arrivo a Venezia de “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria” di Tintoretto, già nella collezione di Bowie (Andrea Avezzù Photography)

https://palazzoducale.visitmuve.it/

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