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Morto a 77 anni Gianfranco Gorgoni, il fotografo che coglieva l’anima degli artisti

Gianfranco Gorgoni ritratto a Todi nei mesi scorsi Gianfranco Gorgoni ritratto a Todi nei mesi scorsi
Gianfranco Gorgoni ritratto a Todi nei mesi scorsi
Gianfranco Gorgoni ritratto a Todi nei mesi scorsi

Quest’anno Gorgoni, scomparso a New York, aveva festeggiato la sua terza partecipazione alla Biennale di Venezia, con una mostra dedicata alla scultrice Beverly Pepper

77 anni, una vita trascorsa a guardare come l’arte ha saputo interagire con la natura, a raccontare i luoghi che il mondo fingeva di dimenticare, portandoli sulle copertine delle riviste più note o ad incontrare gli occhi di artisti e non solo. Se si potesse descrivere in sintesi cosa ha immortalato l’obiettivo di Gianfranco Gorgoni, bisognerebbe percorrere la Terra in lungo ed in largo, nella narrazione che ha proposto del Novecento e dei suoi esponenti. Ci lascia così, il fotografo ed artista, nella “sua” New York, città in cui, sin dagli anni ’70, aveva ampliato la propria carriera, dopo aver respirato l’aria del vecchio continente.

Beverly Pepper. Art In The Open, Biennale di Venezia, Spazio Thetis (foto Gianfranco Gorgoni)
Beverly Pepper. Art In The Open, Biennale di Venezia, Spazio Thetis (foto Gianfranco Gorgoni)

In questi mesi è stato – ed è ancora – protagonista di un percorso espositivo unico ed inedito, alla Biennale di Venezia, ove, in occasione della mostra Beverly Pepper. Art in the Open, a cura di Massimo Mattioli, è presente, nelle sale d’ingresso dello Spazio Thetis dell’Arsenale Novissimo, una ricca selezione delle sue fotografie che raccontano e documentano la carriera dell’artista americana Beverly Pepper, attraverso quello sguardo unico e riconoscibile con cui ne ha reso memorabile la ricerca artistica.

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