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Anatomia di un’opera d’arte. Dama con l’ermellino, uno dei dipinti simbolo di Leonardo

Sulla scia delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte del genio vinciano, l’analisi di un dipinto che ha segnato un punto di svolta nella storia dell’arte, la Dama con l’ermellino

Realizzato da Leonardo Da Vinci durante il suo primo soggiorno a Milano presso la corte di Ludovico il Moro, tra il 1482 e il 1499, la Dama con l’ermellino è uno dei capolavori dell’autore, nonché simbolo del livello artistico eccelso raggiunto in quegli anni. Conservato per anni nel Museo Czartoryski di Cracovia, dal 2017 l’opera è esposta presso il Museo Nazionale dell’omonima città.

Non esistono notizie precise sulla commissione dell’opera, ma si ipotizza che possa essere stata eseguita intorno al 1490, una datazione indicativa che si deve all’animale ritratto in braccio alla giovane dama: nel 1488, infatti, Ludovico Sforza venne insignito dal Re di Napoli del prestigioso titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Ermellino. Tuttavia è solo un’ipotesi priva di documentazione, così come lo è l’identità della dama. La teoria più accreditata è che si tratti di Cecilia Gallerani, amante di Ludovico il Moro, citata nel sonetto che il poeta Bernardo Bellincioni scrisse intorno al 1490 dedicato proprio alla bellezza del ritratto.

Nel video di Sotheby’s, l’analisi di Dama con l’ermellino, dalla simbologia alla rivoluzionaria composizione.

 

Leonardo Da Vinci, Dama con l’ermellino, 1488-1490

 

Leonardo Da Vinci

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