Esposti più di 500 oggetti tra reperti naturali, opere d’arte e manufatti selezionati da Anderson e Malouf e realizzati nell’arco di 5 millenni, dall’Antico Egitto a oggi
Grande successo e prestigiosi ospiti ieri sera alla Fondazione Prada a Milano per l’evento organizzato in occasione dell’apertura della mostra“Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”, concepita dal regista cinematografico Wes Anderson e dall’illustratrice e scrittrice Juman Malouf. In corso dal 20 settembre 2019 al 13 gennaio 2020, il progetto è organizzato in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna e riunisce più di 500 oggetti tra reperti naturali, opere d’arte e manufatti selezionati da Anderson e Malouf e realizzati nell’arco di 5 millenni, dall’Antico Egitto a oggi.
SFOGLIA LA FOTOGALLERY
10 • Sweet insomnia (Gallant)
Secondo album per Gallant, catautore suol/r'n'b del Maryland, tutto atmosfere calde e vellutate. Per Compromise si avvale della presenza di Sabrina Claudio e per la title track di quella dei 6LACK. Un istant classic del genere.
2019
09 • Pony (Orville Peck)
Mascherato come la nostra MYSS KETA, Orville Peck è arrivato a scuotere l'immaginario del cowboy. Voce profonda, canzoni trasognate e echi che si rincorrono tra Roy Orbison e Lana Del Rey: camp e malinconicamente decadente. You Know darling, you bring out the worst in me / Sometimes, when I’m around you, I feel like pure evil.
2019
08 • Una nuova Rosalba in città (Arisa)
Tempi duri per il pop italiano, assediato da trap e reggaeton, ma Arisa si tuffa negli anni '80 e come una vera combattente resiste. Mi sento bene brano fintamente spensierato lancia il disco a Sanremo. Amarsi in due, che chiude l'album, è la cover di Amar pelos dois di Salvador Sobral, il brano vincitore dell'Eurovision Song Contest 2017.
2019
07 • Outer Peace (Toro y Moi)
Toro y moi (al secolo Chazwick Bradley Bundick), 32 anni, con questo è già arrivato a 8 album pubblicati (bellissimo What For? del 2015). Glaciale e bollente, in sospeso tra chillwave e soul: Miss Me (featuring Abra) è il pezzo forte della tracklist.
2019
06 • Gioventù bruciata (Mahmood)
Mahmood da un giorno all'altro, vincendo Sanremo con Soldi, è diventato la new hot sensation della musica italiana. Soldi ha spopolato in tutta Europa oltre ogni aspettativa, l'album raccoglie i vecchi singoli che erano passati ingiustamente inosservati, come gli ottimi Milano Good Vibes e Uramaki, e un paio di inediti (Il Nilo nel Naviglio e Anni 90 con Fabri Fibra). La periferia non è mai stata così centrale.
2019
05 • Angel's Pulse (Blood Orange)
Dev Hynes realizza un mixtape di scarti (dal precedente Negro Swan) che suona anche meglio di un album “vero”. Limpido, veloce e brillante, con l'atmosfera rarefatta e luminosa delle sere di fine estate. A fargli compagnia i featuring di Arca, Tinashe, Toro y Moi e Justine Skye. Stupendo.
2019
04 • Hyperspace (Beck)
Beck per il suo 14° album - con copertina che strizza l'occhio al city-pop giapponese - si affida alla produzione di Pharrell Williams, ma non lo fa strafare: il risultato è ottimo. Uneventful Days è uno dei pezzi dell'anno (video diretto da Blood Orange con Evan Rachel Wood).
2019
03 • Thank u, next (Ariana Grande)
Archiviato velocemente il precedente album, Sweetener, Ariana ha spiazzato tutti pubblicando di gran lena un nuovo progetto, due singoli killer in vetta alle classifiche (Thank U, Next e 7 Rings in cui campiona My Favorite Things) e un album che fa centro: coeso, sexy, maturo. Tra i pezzi forti NASA, Ghostin e Bad Idea.
2019
02 • Norman Fucking Rockwell (Lana Del Rey)
La poetessa americana per eccellenza torna con il suo album più bello dai tempi di Ultraviolance. You fucked me so good that I almost said, "I love you", canta nella title track che apre il disco, poi si concede una traccia da 9 minute, Venice Bitch, cita Summertime dei ershwin in Doin' Time e chiude con la stupenda Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It, un manifesto.
2019
01 • When I Get Home (Solange Knowles)
Solange continua la sua strada verso la musica concetto, dopo A Seat at the Table del 2016, conferma il suo interesse per le atmosfere rarefatte, astratte e “avant-garde ”, e si tuffa in un mix R'n'b e funk cucito assieme da incursioni jazz. Elegantissima e sfacciatamente pretenziosa, irresistibile. Un disco da esporre al museo.
2019
Alla presenza dei Presidenti della Fondazione Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, hanno preso parte all’evento (tra gli altri) Wes Anderson e Juman Malouf, il Direttore generale del Kunsthistorisches Museum Sabine Haag, il Soprintendente artistico e scientifico della Fondazione Prada Germano Celant, il Direttore del Design Museum di Londra Deyan Sudjic, i registi e gli attori Ella Balinska, Nicole Kidman, Regina King, Shota Matsuda, Gaspar Noé, Storm Reid e Sadie Sink; i musicisti e cantanti A$AP Rocky, Jarvis Cocker, Sunmi, Guan Xiaotong e Cai Xu Kun; gli artisti Taryn Simon, Andreas Slominski, Juergen Teller e Francesco Vezzoli oltre a personalità del mondo della cultura e della moda come Anna Wintour, Winnie Harlow, Amanda Gorman ed Elisabeth von Thurn und Taxis. Ecco una galleria di immagini…
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