«L’amore è presente in tutte le opere di Chagall (…). Non ci parla solo dell’amore tra coppie, ma di fratellanza e amore universale». Così Dolores Duràn Úcar, curatrice di Chagall. Sogno e magia, ricorda – con poche, semplici parole – l’essenza fondamentale della poetica del grande maestro russo, insita in ognuna delle sue opere.
Ed è proprio l’amore, come centro gravitazionale, il filo conduttore della mostra organizzata dal Gruppo Arthemisia nelle sale di Palazzo Albergati a Bologna, visitabile dal 20 settembre 2019 al 1 marzo 2020: un percorso espositivo articolato in 5 sezioni tematiche, costituito da oltre 160 opere provenienti da collezioni private e perciò raramente disponibili per il grande pubblico.
Lungo il percorso studiato per Chagall. Sogno e magia si incontrano gli animali, il circo e i suoi saltimbanchi, i famosi amanti che, leggeri, fluttuano nell’aria; ci si imbatte nella magia digitale della Dream Room – la video installazione realizzata da Art Media Studio che avvolge lo spettatore in una full immersion tra animazione, musica e suono – e ci si perde nella proiezione olografica ideata da Display Expert, studiata affinché il visitatore possa sperimentare nuove prospettive sull’opera d’arte.
Incisioni, dipinti e acquerelli raccontano le storie del magico mondo di Marc Chagall in un susseguirsi di personaggi reali e immaginari, di fantasie e di sensazioni. Il progetto, realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna, è interamente dedicato alla vita e alla poetica dell’artista che, nato a Vitebsk nel 1887, si trovò ad affrontare avvenimenti e traversìe del XX secolo senza mai rinunciare all’arte e alla sua amata Bella, musa e compagna di vita.
Le opere in mostra a Palazzo Albergati riguardano la produzione dell’artista dal 1925 in avanti: all’interno dell’universo onirico di Chagall i temi a lui più cari – i ricordi d’infanzia, le tradizioni e le forme della sua terra natale, la religione – si mescolano ad elementi appartenenti alla cultura ebraica, alla cultura russa e a quella occidentale, dando vita ad opere in cui sogno e realtà diventano difficili da scindere.
L’artista, scomparso quasi centenario nel 1985, entrò in contatto per la prima volta con il brulicante ambiente parigino e con le avanguardie tra il 1911 e il 1914; in questo periodo frequentò l’Académie de La Palette e l’Académie de la Grande Chaumière, visitò i grandi musei della capitale francese e strinse amicizia con pittori, poeti e letterati. Rimase affascinato dal fervente ambiente culturale e artistico della Parigi del cubismo, del fauvismo e del surrealismo; nonostante i contatti con questi movimenti Chagall rimase sempre indipendente, decidendo di mantenere uno stile inconfondibile e difficile da etichettare.
Contrariamente a quanto si possa immaginare, l’amore per la Francia non fu immediato: «Solo la grande distanza che separa Parigi dalla mia città natale mi ha trattenuto dal tornarvi immediatamente (…). Ho persino pensato di inventare delle vacanze per poter tornare a casa. Il Louvre ha spazzato via tutti quei dubbi. Quando attraversavo la sala circolare del Veronese e quelle in cui sono esposti i quadri di Manet, Delacroix e Courbet, non desideravo nient’altro». Come si può chiaramente evincere dalle sue parole, dopo una prima riluttanza la Francia divenne a tutti gli effetti la sua seconda casa; vi fece ritorno nel 1923 e vi rimase fino al momento in cui fu costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti. La fuga dalla persecuzione nazista è alla base della serie di illustrazioni per La storia dell’Esodo, episodio biblico che diviene allegoria dell’oppressione del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Chagall riuscì a rientrare in Francia nel 1948, dopo la morte di Bella, e vi rimase fino alla fine dei suoi giorni.
La mostra è accompagnata dalle iniziative di Generali Italia – che annuncia un calendario di 30 visite guidate per famiglie e una giornata dedicata all’intera popolazione – e da un ricco programma di didattica museale rivolto alle scuole di tutti i gradi.
Ammirare i capolavori di Chagall darà sostegno alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro, lanciata da Komen e Arthemisia: parte dei proventi sarà destinata alla realizzazione di progetti di tutela della salute femminile.
Informazioni utili
Dove: Palazzo Albergati – Via Saragozza, 28 (BO)
Quando: dal 20 settembre 2019 al 1 marzo 2020
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Biglietti: intero 14 € | ridotto 12 € | studenti universitari 9 €
Maggiori informazioni su www.palazzoalbergati.com