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232,2 miliardi di euro di fatturato, il 13,2% del PIL. Cosa aspetta l’Italia a puntare seriamente sul turismo?

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze

I dati arrivano in occasione del Wte, il World Tourism Event, salone mondiale dei siti e delle città patrimonio mondiale Unesco, in corso fino al 28 settembre a Roma a Palazzo Venezia

Il turismo è uno degli asset principali della nostra economia: il 13,2% del PIL nazionale, pari ad un valore economico di 232,2 miliardi di euro”. I dati che fornisce Lorenza Bonaccorsi, il nuovo Sottosegretario ai Beni culturali e turismo, sono forse immaginabili da molti, ma vederli plasticamente scritti serve a prendere per l’ennesima volta coscienza di una realtà irrefutabile: l’Italia ha risorse storico-artistiche e paesaggistiche uniche nel panorama globale, e nelle more della crisi attuale puntare su queste può essere una chiave vincente. “Sono oltre 55 i siti Unesco italiani”, ha puntualizzato il Sottosegretario, “come noi solo la Cina, che però ha un territorio infinitamente più grande. A noi il compito di tutelarli, salvaguardarli e soprattutto valorizzarli, sfruttandone a pieno le potenzialità turistiche, in una logica che immaginiamo diversa per il futuro. Ovvero un turismo, in particolare sui siti Unesco così preziosi e delicati, che sia sostenibile e che eviti le degenerazioni e i rischi dell’overtourism, ovvero dell’eccessiva concentrazioni e movimento di masse turistiche non controllate”.

Lorenza Bonaccorsi
Lorenza Bonaccorsi

Il World Tourism Event si struttura su incontri aperti al pubblico coi responsabili degli oltre 120 siti Unesco, giunti da tutto il mondo per farsi conoscere e per promuovere un nuovo turismo culturale, sostenibile e responsabile. Ad animare i panel ci sono i più grandi protagonisti della cultura, dell’arte e della scienza, nonché esperti del settore, accademici e operatori del turismo impegnati in appositi incontri con investitori e tour operator. Tra gli altri partecipano Francesco Rutelli (presidente Anica), Andrea Carandini (archeologo e accademico), Rita Borioni (storica dell’arte, cda Rai). Oltre 100 i tour operator italiani e stranieri e 70 buyer specializzati giunti da Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Scandinavi, Israele e, novità dell’edizione 2019, dalla Thailandia. “Le presenze di turisti nel nostro Paese aumentano anno dopo anno”, ha concluso Bonaccorsi. “La sfida è consolidare ancora di più questo trend, puntando sulla qualità e su un’offerta di servizi che sia all’altezza della straordinarietà dei nostri beni culturali, riprendendo e dando forza al Piano strategico del turismo”.

http://www.beniculturali.it/

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