La Repubblica Dominicana e l’Italia celebrano nuove collaborazioni e vecchie connessioni con un anno di iniziative ed eventi culturali interconnessi.
Molti identificano la Repubblica Dominicana con le spiagge. È tuttavia un Paese di 10 milioni di abitanti, con un’economia in crescita del 6% negli ultimi anni e dove la collettività italiana, da secoli, ha contribuito alla costruzione di aspetti fondanti dell’identità del Paese. La famiglia Pellerano, di Santa Margherita Ligure, 150 anni fa fondò quello che è ora il più influente giornale del paese, Listin Diario, mentre gli attuali eredi dei fondatori dirigono oggi il giornale più diffuso, Diario Libre. Un altro mercante genovese, Giovanni Battista Cambiaso, nel 1844 fondo’ la marina dominicana e segno’ una pagina importante della storia dell’indipendenza del Paese. Altre famiglie di origine italiana hanno poi contribuito allo sviluppo economico del Paese tra cui ad esempio nel campo dell’agricoltura la famiglia Vicini proveniente da Genova alla fine del secolo 19º, secondo Forbes tra le prime 10 famiglie per ricchezza di centro e Sudamerica, oppure nel secolo scorso i Ranieri che hanno creato la destinazione turistica mondiale di Punta Cana e possiedono ora il suo aeroporto, tra i primi 10 privati al mondo.
Monumento Fray Antón de Montesinos, Santo Domingo
Partendo da questa storia e per la prima volta coinvolgendo le stesse famiglie protagoniste, si possono sviluppare opportunità inesplorate per creare rapporti economici più forti con l’Italia. Anche le istituzioni dominicane vogliono creare relazioni politiche forti con il nostro Paese, pari alla storia di amicizia. Vi sono alcuni esempi. Lo scorso febbraio sono stati firmati a Roma gli storici trattati per l’estradizione e la cooperazione giudiziaria, chiudendo un negoziato fermo da decenni e facendo quindi capire che la Repubblica Dominicana non avrebbe più ospitato latitanti dimostrando invece di voler collaborare con le autorità italiane. Sempre nei mesi scorsi, per la prima volta, università italiane hanno potuto beneficiare delle ricche borse di studio del governo domenicano, da cui finora ne erano escluse a differenza degli atenei di altri paesi europei, contribuendo quindi all’internazionalizzazione del nostro sistema universitario attraendo studenti paganti in Italia. Ad aprile Celso Marranzini, figura storica e di grande prestigio e moralità dell’imprenditoria dominicana, ex Presidente della società elettrica locale e Presidente della locale Confindustria, ha accettato di presiedere la Camera di Commercio Domenico Italiana che per la prima volta racchiude nella sua giunta direttiva le principali aziende e personalità economiche del paese che si sono quindi impegnate in prima persona per creare nuove occasioni di affari.
È una storia poco nota e per farla conoscere unendo vecchia e nuova emigrazione con gli amici dell’Italia, l’Ambasciatore Andrea Canepari, dal 1 agosto 2017 a capo della recentemente riaperta Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, ha promosso un anno di manifestazioni culturali unendo tutte le principali istituzioni politiche, economiche e accademiche per vedere il Paese tramite le “lenti” italiane e sviluppare nuove opportunità a seguito di una maggiore conoscenza reciproca.
Nel mese di settembre l’anno di celebrazioni verrà inaugurato ricordando il 500° anniversario dell’arrivo nella Repubblica Dominicana del primo Vescovo residente di Santo Domingo, amico e sostenitore di Colombo con i reali di Spagna nonché primo intellettuale di tutte le Americhe: Alessandro Geraldini, originario di Amelia, in Umbria. Per questa celebrazione si svolgeranno diverse attività promosse insieme ad un Comitato Onorario in cui partecipa l’Ambasciatore Canepari e dove il Presidente Danilo Medina ha designato a far parte la Primera Dama (First Lady), Candida Montilla insieme al Ministro della Cultura Eduardo Selman, Il Ministro degli Esteri Miguel Vargas Maldonado, il Ministro dell’Universita’ e ricerca Alejandrina German, la Conferenza Episcopale Domenicana, il Presidente del CONEP Pedro Brache e il Presidente dell’AIRD Celso Juan Marranzini (queste ultime due sono le principali organizzazioni imprenditoriali). La partecipazione di queste personalità dimostra la forte volontà a lavorare insieme per creare opportunità con l’Italia.
Questo anno culturale è stato annunciato durante la visita del Presidente Danilo Medina al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella il 13 febbraio 2019 e sarà inaugurato il 19 settembre alle ore 10:00 nella Cattedrale Primada d’America con un “Te Deum” presieduto dall’Arcivescovo di Santo Domingo, alla presenza della First Lady.
Seguirà un programma di eventi molto importanti, tra i quali alcuni meritano particolare riconoscimento.
Il 17 e 18 settembre presso la Pontificia Università Cattolica Madre e Maestra di Santo Domingo (PUCMM), si terrà il Congresso Internazionale V Centenario dell’arrivo di Alessandro Geraldini, primo vescovo residente e umanista italiano con conferenze tenute da professori italiani e domenicani che parleranno dell’eccezionale figura del primo vescovo, primo intellettuale delle Americhe, costruttore della Cattedrale di Santo Domingo e protagonista di una pagina della storia del mondo avvenuta nella Repubblica Dominicana. In occasione della chiusura del Congresso, l’artista Massimiliano Finazzer Flory eseguirà la lettura teatrale Alessandro Geraldini: mis cartas in cui il Maestro Finazzer Flory interpreta Alessandro Geraldini evocando alcuni temi della storia della sua vita e della sua vita domenicana: viaggio, libertà e schiavitù, fede, buon governo, solidarietà, ingiustizia (viene letta anche una lettera molto interessante del primo vescovo in cui racconta di aver affrontato a cavallo, di notte, con la spada in pugno il governatore di Spagna riguardo alla questione degli indios). Sarà anche lanciata la cattedra Alessandro Geraldini, una cattedra creata tramite una collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e la PUCMM per promuovere lo studio della lingua italiana.
Questo anno si celebra non solo il quinto centenario di Alessandro Geraldini ma anche quello di un suo contemporaneo, Leonardo da Vinci, che verrà anche egli visto attraverso gli occhi del Maestro Finazzer Flory. Presso l’università tecnologica INTEC, Finazzer Flory presenterà Masterclass: Leonardo e l’invenzione, una master class che mostra come le tecniche del cinema abbiano accolto la lezione di Leonardo che ha riunito fotografia, montaggio, sceneggiatura, storia e teorie pittoriche per rendere la natura e l’ambiente protagonisti. L’artista poi in altre università presenterà il lungometraggio: Ser Leonardo Da Vinci vincitore di numerosi premi internazionali. Quest’anno si celebra il 5° Centenario della morte di Leonardo Da Vinci con eventi in tutto il mondo, e le attività che si svolgono a Santo Domingo sono state inserite nel calendario mondiale del 5° Centenario di Leonardo.
Durante la settimana del 25-29 settembre l’Italia sarà ospite d’onore della prima edizione della Dominican Design Week (DWRD19). L’Ambasciata porterà nel paese due dei più importanti artisti del design del mondo, l’esperto del colore Massimo Caiazzo e il creatore dei pezzi di design Mauro Mori. Entrambi esporranno le loro opere nel suggestivo Museo delle Case Reali nell’antica città coloniale di Santo Domingo: Mauro Mori, un approccio naturale e POLICROMIA di Massimo Caiazzo. Allo stesso tempo e nello stesso luogo Massimo Caiazzo terrà una mostra fotografica che mostrerà come riqualificare il progetto di cultura del colore, “Il valore sociale del colore”, e un video in omaggio all’architetto Alessandri Mendini, “Omaggio ad Alessandro Mendini.
Particolarmente interessante sarà anche l’Installazione Nebbia a Santo Domingo: Dialogo tra Leonardo Da Vinci e Alessandro Geraldini per i loro V Centenari di Massimo Caiazzo nell’antica Cappella dei Rimedi nella zona coloniale. Questa installazione sarà costituita da un suggestivo dialogo tra Alessandro Geraldini e il suo contemporaneo Leonardo.
La manifestazione proseguirà nelle settimane successive con le esposizioni del fotografo di interni Andrea Vierucci a Santiago; la mostra di incisioni ispirate a Leonardo, Alessandro Geraldini e Cristoforo Colombo coordinata dalla professoressa di Brera Angela Occhipinti e dal critico Marco Meneguzzo; la mostra di incisioni “neve ai Caraibi” con paesaggi della pianura padana di Teodoro Cotugno e Edvige Bray; l’Italia paese d’onore della riunione dell’associazione delle facoltà di architettura domenicane con l’architetto Filippo Caprioglio ed il gruppo “collettivo orizzontale“; le incisioni di Alessandra Angelini e la scuola ARVIMA di Pavia; nonché l’esperienza a Venezia dell’artista dominicana Lidia Leon.