In scena alla Fondazione 107 di Torino un omaggio a Kounellis per inaugurare un autunno espositivo all’insegna della pittura e del disegno
L’autunno di Fondazione 107 vede protagoniste pittura e scultura, celebra il segno e il disegno: in un’era di crisi e incertezze, forse sono le tecniche più tradizionali ad agevolare la comprensione delle criticità contemporanee.
Fondazione 107 prosegue le celebrazioni dei primi dieci anni di attività espositiva con autunno segnato da tre mostre personali: un trittico articolato e ideale in cui le tecniche della pittura, del disegno e della scultura ridisegnano lo spazio espositivo consegnando al visitatore nuovi strumenti interpretare complessità del contemporaneo.
La sala centrale ospita 12 Cavalli – Omaggio a Jannis Kounellis, prima personale europea della pittrice americana Lara Nickel (Albuquerque, New Mexico, USA, 1985). Il progetto è un omaggio a Senza titolo (12 cavalli), installazione che nel 1969 Jannis Kounellis presentò presso la galleria L’Attico di Roma: lì il Maestro dell’Arte Povera espose, legati alle pareti, dodici cavalli vivi, orchestrando un’operazione radicale e sovversiva.
A cinquant’anni di distanza, Lara Nickel omaggia quel gesto con dodici dipinti a grandezza naturale di cavalli su fondo bianco. Completamente trasformato in una dimensione labirintica, lo spazio invita lo spettatore a ripensare, sia le peculiarità del mezzo pittorico, sia la figura del cavallo, animale nobile carico di simbologie e da sempre protagonista della storia dell’arte.
Tra un picnic e il caos è invece il solo project di Nicola Toffolini (Udine, 1975) in cui l’artista espone una riflessione personale sul disegno. I lavori di Toffolini sono conosciuti per la precisione analitica e maniacale con la quale il segno solca la carta, espressione di uno sforzo fisico di natura performativa. Questi lavori connettono il visitatore con la sfera temporale e con quella dedizione al lavoro che è capace di mutare in pura alienazione. Il grande corridoio di Fondazione 107 si trasforma così in una sezione del sottosuolo dove il visitatore avrà la sensazione di camminare attraverso un solco tracciato nel terreno, circondato dalle opere dell’artista in totale immersione.
Fondazione 107 dedica infine un progetto espositivo al Maestro Franco Rasma (Borgomanero, NO, 1943), autore, sin dagli anni Settanta, di un linguaggio artistico personalissimo e da sempre presentato attraverso il ciclo Mehr Licht (Più Luce). Ispirandosi a quella che sembra essere stata l’ultima frase pronunciata in vita da Johann Wolfgang von Goethe, Rasma orchestra una produzione scissa tra pittura e scultura, presentata in questa occasione con un allestimento che strizza l’occhio ai musei antropologici che raccontano le civiltà antiche.
Autentiche protagoniste di questa mostra sono le sculture realizzate in cemento, materiale coriaceo e industriale, sono abbozzi di teste umane sulle quali si innestano forme simboliche di fiori, forbici, rami e case. I dipinti si materializzano di fronte allo spettatore attraverso elementi imprendibili, sono la luce e l’ombra a dividersi lo spazio dando vita alle immagini e creando atmosfere impalpabili. In Rasma troviamo le stesse atmosfere di J.R.R.Tolkien, in comune hanno lo stesso percorso, atmosfere e racconti in cui sogno e realtà si fondono.
Lara Nicke
12 CAVALLI – OMAGGIO A JANNIS KOUNELLIS
Franco Rasma
MEHR LICHT
a cura di Federico Piccari
Nicola Toffolini
TRA UN PICNIC E IL CAOS
Fondazione 107
via Sansovino 234, Torino
19 ottobre > 1 dicembre