Fondazione Marconi ospita dal 18 ottobre 2019 la personale dedicata a Giuseppe Uncini. La mostra La conquista dell’ombra genera una dimensione dove l’ambiguo si trasforma in concreto e l’assenza lascia posto alla materia. Fino al 21 dicembre 2019 in mostra a Milano.
“L’ombra, questa fuggevole essenza, questa negatività del segno, che troppo spesso viene ignorata o passata sotto silenzio, che quasi sempre vale solo come fattore passivo, di assenza, tutt’al più di completamento dell’indagine – doveva invece costituire, a un certo punto, il centro delle indagini dell’artista; non già come artificio per una resa prospettica o naturalistica, ma come ‘messa in luce’ (non solo metaforicamente) di un elemento sostanziale dell’opera.”
G. Dorfles
Grande parete. Studio Marconi MT6 1976: l’opera che rappresenta il punto di partenza della mostra La conquista dell’ombra, dedicata a Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008). È da qui che si sviluppa il pensiero dell’artista, la cui arte si colloca nel vuoto tra le parole “pittura” e “scultura”. È sulle antitesi pieno-vuoto, presenza-assenza, luce-ombre che Giuseppe Uncini costruisce la propria arte, cercando di dare nuovo valore a ciò che risulta ambiguo, ineffabile, trasformandolo in un elemento concreto, nonché essenziale dell’opera. Protagonista indiscussa della mostra è l’Ombra, non più essenza fugace e labile, ma elemento vivo che pulsa all’interno dell’opera. Per mezzo delle sculture di Uncini, luce e ombra diventano materie che abitano lo spazio e, nel contempo, esse indagano la dimensione virtuale della proiezione dei volumi.
La mostra adibita in Fondazione Marconi racchiude un nucleo di opere di Giuseppe Uncini dal 1968 al 1977, senza tralasciare l’opera al principio dell’intera mostra, Grande Parete, presentata con la maquette originale e comprensiva di foto realizzate durante la sua esecuzione. Inoltre, ad incorniciare le pareti della fondazione, sono esposti dei disegni eseguiti nei medesimi anni, che riportano al linguaggio di Uncini e al suo modo di costruire la realtà.