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Indossare il corpo di qualcun altro. Gli impressionanti bodysuits di Sarah Sitkin

Dal video "Would you wear someone else's body?" di Ryan Weatrowski

Body che ricalcano le imperfezioni del corpo umano, decontestualizzandolo e restituendone l’essenza. Con le sue opere, la scultrice Sarah Sitkin protesta contro i canoni estetici imposti dalla società.

Impiegando materiali come il latex o il silicone, l’artista americana Sarah Sitkin si sbizzarrisce nella creazione di forme umane iperrealistiche. Alcune, totalmente aderenti alla realtà. Altre, dalle sfumature più astratte o ispirate al mondo della fantascienza. Tra i suoi lavori, Sarah Sitkin vanta la realizzazione del celebre face split del volto di Billie Eilish per Garage Magazine, o i props per il cortometraggio “A love story” di Petra Collins, che vede protagonista Selena Gomez circondata da una serie di inquietanti forme umane.

Uno dei suoi lavori più recenti è Bodysuits, una serie di body che ricalcano alla perfezione corpi umani assolutamente comuni e svincolati da qualsiasi accezione di tipo sessuale. Un progetto che l’artista ha realizzato tramite un’open call che ha visto un buon numero di persone proporre il proprio corpo come modello. Tra queste, Sarah Sitkin ne ha scelte otto: persone autentiche, diverse fra loro e in uno stato di salute tale da poter sopportare il processo del calco, che richiede di stare immobili mentre il proprio corpo viene ricoperto, prima di silicone e poi di gesso.

Nel video di Ryan Weatrowski, il processo di realizzazione degli impressionanti Bodysuits di Sarah Sitkin.

 

Dal video “Would you wear someone else’s body?” di Ryan Weatrowski

 

Billie Eilish sulla copertina di Garage Magazine

 

Selena Gomez in “A love story” di Petra Collins

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