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Hokusai, Hiroshige, Utamaro: il Giappone in mostra a Pavia

La grande onda di Kanagawa, Hokusai La grande onda di Kanagawa, Hokusai
La grande onda di Kanagawa - Hokusai
La grande onda di Kanagawa, Hokusai

Le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia raccontano il Giappone tramite una selezione di opere dei maggiori esponenti dell’arte giapponese e dell’arte francese di fine Ottocento.

Fino al 9 febbraio 2020 saranno disponibili al pubblico le stampe giapponesi di autori quali Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806) in dialogo con alcuni degli artisti  impressionisti più rappresentativi del giapponismo, tra i quali Edouard Manet, Henri Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard, Paul Gauguin e Camille Pissarro.

La mostra – a cura di Tara Weber, Laura Aldovini, e Paolo Linetti – presenta oltre 150 opere provenienti della Johannesburg Art Gallery e 30 stampe dei Musei Civici di Pavia che testimoniano la storia e le caratteristiche delle stampe policrome giapponesi: le Ukiyo-e.

Kyoto, il grande ponte a Sanjo - Hiroshige
Il grande ponte Sanjo a Kyoto, Hiroshige

Le ukiyo-e – letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, riferito alla filosofia dell’ukiyo che invita all’abbandonarsi alla vita per goderne la bellezza – sono un genere di stampe realizzate tramite incisioni a colori su legno sviluppatesi nel Paese del Sol Levante nel periodo Edo, tra il XVII  e il XX secolo.

Durante la seconda metà del Seicento in Giappone si usava una tecnica che prevedeva opere monocromatiche realizzate con inchiostro cinese e poi colorate a mano con dei pennelli. Fu solo nel Settecento che si sviluppò la tecnica della stampa policromatica che portò poi al successo di queste stampe sia in Giappone che nell’Occidente.

Da quando, nel 1868, il periodo Edo terminò e il Giappone aprì le porte all’Occidente, la Compagnia delle Indie iniziò a importare in Europa oggetti decorativi e stampe ukiyo-e. Questi oggetti ebbero un grande successo soprattutto a Parigi, dove pittori come Monet, Manet, Degas, Renoir e Pissarro stavano iniziando a collezionarne pezzi, studiarne le caratteristiche e applicarle nelle loro opere, contribuendo a quello che fu un grande risvolto per l’arte europea.

Gli artisti europei rimasero affascinati dalle stampe ukiyo-e e xilografie giapponesi soprattutto per la loro freschezza e semplicità delle forme e colori.

Iniziò così il movimento del giapponismo, termine coniato dal giornalista francese Philippe Berry in un articolo nel 1873 per descrivere questa nuova influenza artistica che travolse l’Occidente.

Donne che raccolgono conchiglie lungo la riva della Baia di Shinagawa - Utamaro
Donne che raccolgono conchiglie lungo la riva della Baia di Shinagawa, Utamaro

Nella mostra pavese è stato sviluppato un percorso espositivo studiato per evidenziare le tematiche principali delle ukiyo-e: dall’analisi della storia della stampa giapponese alle tematiche principali rappresentate, che comprendono le opere a soggetto naturalistico di Hiroshige e Hokusai (tra le quali è presente anche La Grande Onda), le opere dedicate alla bellezza della donna e all’eleganza dei costumi tradizionali della società nipponica, in contrapposizione a quelle della vita nel quartiere del piacere, e le stampe dedicate al teatro Kabuki, tradizionale forma di drammaturgia che affrontava temi dal leggendario al soprannaturale, da avvenimenti storico-militari a episodi di vita contemporanea.

Un clown seduto, Toulouse Lautrec
Un clown seduto, Toulouse Lautrec

 

Informazioni utili:

Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Capolavori dell’arte giapponese

Scuderie del Castello Visconteo – Viale XI Febbraio 35, Pavia.

12 ottobre 2019 – 9 febbraio 2020

Dal martedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.00

Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

Biglietti (Audioguida inclusa nel prezzo)

Intero: €12,00

Ridotto: €10,00 (ragazzi dai 13 anni ai 18 anni, over 65, gruppi precostituiti di adulti min. 15 persone max. 30 persone)

Scuole e bambini: €5,00 (bambini dai 7 ai 12 anni)

http://www.scuderiepavia.com/

 

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