Il Tribunale dà il via al prestito al Louvre del capolavoro di Leonardo da Vinci conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia, per la mostra prevista nei 500 anni della morte
“L’autorizzazione al prestito ha seguito l’iter previsto dalle norme, e non c’è stata alcuna interferenza politica nei confronti degli uffici tecnici”. Anche se il Ministero dei Beni culturali si affretta a comunicare la propria estraneità, pare difficile da credere che in una scelta tanto “sensibile” – e mediaticamente forte – i sentiments del Collegio Romano non abbiano contato. Parliamo dell’ormai lunga diatriba legata al prestito de L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci al Louvre, per la grande mostra al via il 24 ottobre. La notizia è che ora il Tar del Veneto, che in un primo momento aveva sospeso il prestito del capolavoro conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dopo il ricorso presentato da Italia Nostra, ha ora riconosciuto “la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione dei beni culturali che ha agito in modo corretto e trasparente”.
“Molto importante che questa opera possa adesso arricchire la mostra su Leonardo Da Vinci prevista al Louvre nell’anno delle celebrazioni dei 500 anni della sua morte”, recita la nota dell’Ufficio stampa del Mibact. Sulla stessa linea anche il Ministro Franceschini, che su Twitter ha scritto: “Il Tar del Veneto respinge il ricorso e dichiara pienamente legittimo l’operato del Mibact. Ora può partire le grande operazione culturale italo-francese delle due mostre su Leonardo a Parigi e Raffaello a Roma”. Franceschini aveva infatti raggiunto un accordo con il suo omologo francese, accordando il prestito di alcune opere del vinciano per la mostra al Louvre, ottenendo in cambio il prestito di alcuni Raffaello per le celebrazioni del prossimo anno.