Print Friendly and PDF

Poghi e orge in chiaroscuro. L’epica barocca di Dan Witz alla Wunderkammern di Milano

*

Wunderkammern apre la nuova stagione della sede meneghina con i corpi ammassati, fluttuanti e conturbanti di American Baroque, personale dell’americano Dan Witz. Fino al 13 novembre.

Chi non conosce Dan Witz (Chicago, 1957), ad un primo approccio con le opere che compongono la mostra American Baroque, magari adocchiate da lontano o guardate per pochi secondi, potrebbe pensare che siano soltanto delle belle fotografie scattate di notte, con il flash, in situazioni curiose. È una mezza verità: nel lavoro dell’artista c’è una componente fotografica, ma l’opera finale è a tutti gli effetti un dipinto. Olio su tela, o su tavola. Dan Witz scatta una fotografia, nel caso specifico di American Baroque, al pubblico scatenato durante un concerto punk-hardcore, la stampa e, posizionandola di fianco a un supporto, la copia, impiegando la pittura a olio e adottando in maniera impeccabile la tecnica del chiaroscuro. A volte, come nel caso di Orge (big) del 2016, crea il modello fotografico scaricando immagini da internet e assemblandole digitalmente, in modo da potersi prefigurare il progetto finale nel modo più esatto possibile. Un modus operandi laborioso, ma dal risultato finale potente, e a tratti destabilizzante.

Dan Witz, Scrum (V) (Commercial St), 2017, oil on panel, 123 x 109 cm

Dopo il successo del progetto Public and confidential, presso lo spazio romano di Wunderkammern nel 2013, la galleria porta Witz alla ribalta della scena milanese con American Baroque, visitabile dal 16 ottobre al 13 novembre. La mostra, che inaugura il nuovo spazio di Wunderkammern in via Edmondo de Amicis, si compone di una serie di opere di recente produzione dedicate ai Mosh-pits, ovvero i poghi furiosi inscenati dal pubblico durante i concerti punk-hardcore, alternati ai misteriosi corpi lievitanti (tra cui figura un emblematico self-portrait) e alla grande orgia del 2016, soggetto più volte affrontato dall’artista. L’ammasso dei corpi umani che si cercano, si colpiscono e si usano in un’unione furibonda e al contempo il fluttuare solitario nel nulla più indefinito. American Baroque sembra porsi come una caricatura beffarda dell’essere umano, ma in fondo ci sbatte in faccia quello che siamo. L’attenzione per il dettaglio e l’abbondanza di particolari eccentrici creano un’atmosfera volutamente eccessiva che evoca l’arte barocca, rielaborata con lo stile singolare che contraddistingue l’artista.

Dan Witz, Jen Floating (Study), 2016, oil on panel, 49 x 39 cm

Sulle scene ormai da quasi quarant’anni, Dan Witz è ormai ampiamente affermato negli States, ma in Italia rimane ancora piuttosto circoscritto a una certa nicchia. Pioniere della street art, inizia la sua carriera artistica nelle strade di Brooklyn, realizzando poi installazioni in diverse città del mondo ed esponendo in gallerie e musei a livello internazionale. Nel 2017 ha collaborato con Dior per la collezione F/W 2017 durante la settimana della moda maschile parigina. Tra le sue mostre collettive più recenti troviamo Beyond the streets, che si è svolta sia a New York che a Los Angeles tra il 2018 e il 2019 e Magic city – the art of the street a Monaco, Dresda e Stoccolma nel 2016-2017.

In quanto nativo street artist, il mondo di Witz è quello della strada, lato della sua creatività che non ha mancato di mettere in pratica anche a Milano, con due opere di urban art presto “rubate” da qualche passante. Sensibile ai temi politici e sociali, Witz ha più volte agito, ad esempio, contro l’allevamento intensivo. Nel 2014 le sue opere sono state protagoniste della campagna Empty the cages della PETA, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali. Tra i suoi interventi urbani, le zampe di galline o i musi di maiali che spuntano dalle grate, a sostegno di un messaggio quantomai chiaro e diretto. 

American Baroque, Wunderkammern Milano | Foto: Artslife
American Baroque, Wunderkammern Milano | Foto: Artslife
American Baroque, Wunderkammern Milano | Foto: Artslife

*Orgy (Big), 2016, oil on canvas, 201 x 135,5 cm

Informazioni 

Wunderkammern Milano

Via Edmondo de Amicis 43

Martedì-sabato 10-19

Commenta con Facebook

leave a reply