325,259,750 dollari per l’arte contemporanea e Postwar di Christie’s. Nuovo record per Ed Ruscha a 52,485,000. Seguono Hockney (29,5 milioni) e Richter (20,5 milioni)
“Radio, someone still loves you” cantava Freddie Mercury. Il bidder milionario che ha comprato la versione firmata Ed Ruscha di ‘Hurting the Word Radio #2’, la pensava come il leader dei Queen. Il “Text Painting” di Ruscha andato in asta da Christie’s é stato venduto per $52,485,000, nuovo record per l’artista. Parte della collezione di Joan e Jack Quinn, era offerto a una stima di 30-40 milioni. Il mercato di Ruscha ha dimostrato dunque di continuare a tenere. Il record precedente era del novembre del 2014, quando “Smash” (1963) era stato venduto per oltre $30 milioni sempre da Christie’s a New York.
All’inizio degli anni ’60, mentre artisti come Andy Warhol e Roy Lichtenstein operavano nella fiorente scena della Pop Art di New York, Ruscha arrivava alla sua versione di Pop dall’altra parte del Paese. Con sede a Los Angeles, aveva praticamente inventato un intero genere: dipinti costituiti esclusivamente da testo. A volte questi venivano relizzati sotto forma di parole singole, altre volte erano frasi. Nel caso di “Hurting the Word Radio # 2”, esposto per la prima volta alla Ferus Gallery di Los Angeles nel 1964 (l’anno della sua realizzazione), la parola “RADIO” è scritta in giallo acceso su un vasto sfondo blu cielo. L’umore è inconfondibilmente ottimista e richiama il clima mite della California. La storia d’amore di Ruscha con la California è iniziata quando era molto giovane ed è rimasto un tema distintivo della sua arte.
Così spiegava il suo lavoro: “Alcuni artisti dipingono rose. Io lavoro principalmente con le parole”. E ancora: “Mi piace l’idea che una parola diventi un’immagine, che quasi lasci il suo corpo, poi ritorni e diventi di nuovo una parola”.
Quando Ruscha dipinse “Hurting the Word Radio # 2”, gli anni delle famiglie riunite intorno alla radio per ascoltare le notizie erano finiti. Tuttavia, la radio ha continuato a far sentire la sua presenza in ogni auto in tutta l’America, diventando parte della cultura della libertà, della gioventù e dell’individualismo associati alle automobili. E per Ruscha era tutto questo.
Se l’Ovest era “territorio” di Ruscha, a New York il re era Andy Warhol. Anche stasera i suoi lavori hanno visto ottime performance. Parte della serie di divi dello sport, “Muhammad Ali” è partito da 4 milioni ed è salito fino a 10,036,000. Mentre la sedia elettrica del 1967-1968 ha fatto 19 milioni. Tra i risultati migliori della serata anche Gerhard Richter con “Vogelfluglinie” aggiudicato a USD 20,478,000
Ha fatto invece 29,501,250 dollari “Sur la Terrasse” di David Hockney. La tela è rimasta nascosta agli occhi del pubblico per 50 anni. E’ una visione luminosa resa a grandezza naturale del suo compagno iniziata da Hockney nel marzo del 1971 e completata quell’estate, durante la fine della sua relazione con Peter Schlesinger, che è stato il suo primo amore e la sua più grande musa. La tela, che emana un sentimento di tenerezza e nostalgia, immortala inconfondibilmente l’allontanamento tra due persone che si amano: nella posizione di Schlesinger, con le spalle rivolte all’artista e mentre osserva oltre la terrazza dell’Hôtel de la Mamounia di Marrakech, dove avevano trascorso due settimane a febbraio, sembra leggersi la fine di un amore. Anche Hockney, posizionandosi dietro la cornice, offre un addio privato al suo amante.
La monumentale “Barbara (ANT 113)” di Yves Klein del 1960 quotava $ 12-18 milioni. Ed è stata venduta all’interno delle stime: 15,597,500 dollari. “Un giorno ho capito che le mie mani, gli strumenti con cui ho manipolato il colore, non erano più sufficienti. Avevo bisogno di dipingere tele monocromatiche con le modelle stesse”. Con queste parole Klein spiega le sue Anthropométries, di qui “Barbara” è un importante esempio.
Molte le aggiudicazioni che hanno superato le stime, come i primi lotti, di artisti tutti nati verso la fine degli anni Settata: “Untitled Anxious Audience” di Rashid Johnson che ha fatto 879,000 dollari (da 200 mila); “Shooting on the Air” di Dana Schutz (USD 1,095,000) e “The Lidless Eye” di Adrian Ghenie (USD 1,335,000) il cui mercato alle aste continua a dare un ottimo riscontro. Tra gli altri record infranti questa sera: Ellsworth Kelly (“Red Curve VII”, 9,809,000), Alma Thomas (“A Fantastic Sunset”, $2,655,000USD) e Charles White (“Banner for Willie J”, $1,215,000USD)
* Ed Ruscha, 1964. Photo: © Dennis Hopper, Courtesy of The Hopper Art Trust