Un’inedita strofa autografa del poema è stata scoperta in calce alla poesia “I gioielli”, in una prima edizione che il poeta stesso regalò a un amico, il critico letterario Gaston de Saint-Valry
“E alla fine ho compreso questa Verità: / Che il più grande tesoro riservato da Dio al Genio / È conoscere a fondo la Bellezza terrestre / Per far emergere da essa il Ritmo e l’Armonia“. Oltre 150 anni dopo la pubblicazione, continua a sorprendere Les Fleurs du Mal, l’opera più famosa del poeta Charles Baudelaire, che tanta influenza ha avuto sugli sviluppi della letteratura ma anche delle arti visive sul finire dell’Ottocento. Un’inedita strofa autografa del poema è stata infatti scoperta in calce alla poesia “I gioielli”, in una prima edizione che il poeta stesso regalò a un amico, il critico letterario Gaston de Saint-Valry, e che sarà messa all’asta la prossima settimana.
Il commissario della casa d’aste Drouot, Myrtille Dumonteil, ha scovato il lavoro in una piccola biblioteca di un appartamento a Parigi, dopo che il suo proprietario è morto senza lasciare eredi. “È il classico oggetto che si sogna di trovare ogni volta che c’è un’eredità“, ha detto il commissario a France Culture. Questa prima edizione de “I fiori del male” fu pubblicata il 21 giugno 1857, causando scandalo nella società, bollata dalla critica come “oscena”. “I gioielli” era una delle poesie proibite dopo il processo contro Baudelaire, e fu censurata nelle successive edizioni. Il libro sarà battuto all’asta il prossimo 22 novembre con un prezzo di partenza stimato tra i 60 e gli 80mila euro.