Alla conquista della Cina. Il viaggio nelle dimensioni del tempo di Gianluca Cingolani a Pechino

In occasione dei 50 anni dall’inizio delle trattative diplomatiche tra Italia e Cina, si terrà la prima mostra personale in Cina di Gianluca Cingolani: Fragmenta. Fino al 6 dicembre 2019 al Today Art Museum di Pechino.

Gianluca Cingolani (Macerata – Marche, 1964) è un compositore e artista multidisciplinare che da anni esprime i suoi lavori tramite video, fotografia, digital compositing, grafica e musica. Vive e lavora a Bologna, dove crea le sue opere attraverso una combinazione di saperi accumulati nel tempo. Con gli anni ha saputo conquistare la Cina ed è riuscito ad instaurare un rapporto privilegiato con questa realtà.

La mostra Fragmenta, presentata al Today Art Museum – primo museo privato di Pechino dedicato all’arte contemporanea, è un viaggio nel tempo e nelle sue diverse dimensioni attraverso 24 opere d’arte: 8 immagini fotografiche, 16 video e un’installazione sonora.

I Fragmenta sono le cellule originarie, le tracce della memoria, i ritmi delle azioni, che l’artista imprime sulla tela virtuale combinando dimensione reale e dimensione digitale. Si deve arrestare lo sguardo e fermarsi a contemplare attraverso ascolto e azione, lasciandosi proiettare nella dimensione dell’evento puro, la dimensione dell’evento eterno, dove le forme del vuoto emergono dall’oscurità, dal nero, dall’inesistente che si trova prima e dopo l’immagine.

Lungo tutto il percorso espositivo il suono guida lo spettatore dal silenzio alla vibrazione, fino all’armonia della composizione, ed è la musica il movimento che accoglie i visitatori all’ingresso della mostra assieme al video in cui le mani dell’artista “danzano” la danza della realtà.

Le prime tre sezioni della mostra presentano immagini ed installazioni video che esprimono il nero e il suo superamento attraverso la trasformazione in forme di luce, nel bianco, e l’accostamento delle due forme. Mentre, nelle ultime due sezioni esiste un altro tempo, quello storico dove si trova l’uomo, che proietta i visitatori attraverso video e immagini dove la calligrafia e il lettering sono protagonisti. Si apre un dialogo con la cultura cinese e con il mondo magico della loro scrittura: il Jiaguwen, gli stili della calligrafia che scolpiscono il tempo. Nelle sequenze video sono ripresi due panelli rappresentanti l’Oriente e l’Occidente attraverso frammenti di scritte che ne descrivono le culture, mentre scorrono si guardano attraverso le parole e i caratteri che si compongono e scompongono in un dialogo.