Print Friendly and PDF

Non solo Artemisia Gentileschi: tutte le Signore del barocco in mostra a Milano

Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra
Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra
Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra

Le signore del barocco conquistano Palazzo Reale di Milano. Una mostra, programmata tra dicembre 2020 e marzo 2021, lascia emergere le figure, forse poco conosciute, di alcune grandi artiste del Seicento.

Caravaggio, Rubens, Bernini. Il lato maschile del barocco non smette di affascinare e di attirare le attenzioni di critici e appassionati, andando continuamente ad ampliare il loro già corposo storico di mostre e approfondimenti. Il lato femminile, al contrario, inizia solo ora a conquistare il (doveroso) spazio che merita. E se il 2020 sarà l’anno più rosa del millennio – in particolare con Creativa 2020. I talenti delle donne, un programma multidisciplinare dedicato alla creatività delle donne, che si svolgerà lungo tutto l’arco del 2020 a Milano – il suo culmine sembra il perfetto epilogo di una stagione votata al femminile.

Anguissola Sofonisba, Ritratto di giovane donna
Anguissola Sofonisba, Ritratto di giovane donna

Tra dicembre 2020 e marzo 2021 il capoluogo lombardo ospita una grande mostra sulle donne artiste nel Seicento. Le signore del barocco è l’altisonante titolo che fomenta l’attesa per la rassegna ospitata da Palazzo Reale, apice di una stagione ricca di novità. Le opere in mostra sono allora frutto della creatività di artiste come Artemisia Gentileschi, Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana, Sofonisba Anguissola, Fede Galizia.

A questi nomi già affermati e conosciuti sono affiancati quelli di figure meno note, ma altrettanto validi di una riscoperta e approfondimento: Barbara longhi, Diana Ghisi Scultori, Orsola Maddalena Caccia, Giovanna Garzoni, Virginia da Vezzo, Plautilla Bricci, Ginevra Cantafoli.

Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra
Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra

Manca un anno, il più rosa mai visto, ma il potere evocativo di questa mostra ci ha già conquistato.

Commenta con Facebook