La fabbrica della Street Art, L’esperienza del Castello di Zak nel volume fotografico di Giovanni Candida
Il paradiso della Street art? È il Castello di Zak e si trova a due passi da Milano. Una fabbrica abbandonata nella periferia di Cormano, hinterland milanese, che in qualche anno si è trasformata in un museo di street art aperto a tutti e conosciuto a livello globale.
L’artefice di tutto questo è Zak (Zakaria Jemai), un “senza casa” proveniente da Tunisi che, grazie al suo impegno, è riuscito riconvertire uno spazio ormai caduto in disgrazia in un punto di riferimento per artisti e cittadini.
Il Castello di Zak è diventato così spazio espositivo, sala concerti, scenografia per video musicali – tra cui Habibi di Ghali – set per film e servizi fotografici, luogo di socializzazione per bambini e ragazzi autistici.
Nel corso degli anni “il castello” è stato ricoperto dai murales street artist italiani come Tenia, Tilf, Cane Morto ed Emajons, tra i primi a collaborare con Zak (che nel “suo” castello accoglie solo veri talenti, gli altri non li fa proprio entrare), assieme a loro poi si sono aggiunti anche artisti stranieri arrivati per lasciare anche la loro firma, e un pezzo della loro storia e della loro arte. Il Castello è però sotto sfratto dal 2018, e questa storia che sembra una favola moderna, con artisti al posto di maghi e principi, potrebbe prendere una piega lontana dal lieto fine.
In questo volume (edito da Meltemi), attraverso una ricchissima galleria fotografica, Giovanni Candida ci accompagna tra i corridoi del Castello di Zak, il tempio della street art, alla scoperta di una storia fatta di immagini, parole e gesti.
Nel libro agli scatti di Candida si alternano testi con le testimonianze di Moni Ovadia, Ghali, Claudia Zanella di Radio Popolare, e Tatiana Cocca (l’ex sindaca di Cormano).
Giovanni Candida, fotografo di Street Art dal 2006. È membro del gruppo fotografico PhotoMilano, che si pone l’obiettivo di raccontare la metropoli per immagini. La sua pagina Facebook Walls of Milano è punto di riferimento della scena cittadina.