Un toccante percorso tra angoli d’umanità nascosta. Dal 31 gennaio, le sale della galleria Forma Meravigli di Milano ospitano la mostra “Reslienet”, quaranta uniche fotografie di Marco Gualazzini che raccontano i reportage da lui realizzati in Africa per quasi un decennio. L’ intensa drammaticità, che inevitabilmente segna le scosse e turbolente vite dei soggetti in mostra e, allo stesso tempo, la resilienza, capacità di adattarsi ai cambiamenti che flagellano il continente afgano, sono le due chiavi di lettura del percorso espositivo.
Le immagini, frutto di un lungo e intenso lavoro giornalistico, hanno portato il fotografo emiliano ad esplorare l’Africa alla ricerca di storie e di vicende inedite, molte delle quali nessuno vorrebbe pensare siano quotidianità per le popolazioni ritratte in mostra. E’ il caso delle sue immagini del Congo, paese ormai infetto dal rapporto stregoneria – religione e credenze popolari, dove chi soffre di malattie mentali è considerato un indemoniato e lo stupro è tutt’oggi un’arma da guerra. Le sue vittime arrivano ad essere oltre 15.000 innocenti donne l’anno. Numeri che fanno indignare e rabbrividire. La componente terroristica, con le infiltrazioni islamiste nell’Africa subsahariana, tormenta in maniera violenta la vita delle popolazioni, senza esclusione alcuna: donne, uomini e tanti innocenti bambini. Innocenti e teneri, spesso orfani prevalentemente rifugiati nigeriani vivono mendicando durante il girono per le strade e sono chiamati “Almajiri”. A contornare il già angoscioso scenario ci sono le problematiche legate alla desertificazione come conseguenza del cambiamento climatico. Storie di matrimoni forzati, di sentimenti violati e di vite che nascono distrutte nel silenzio di un destino segnato a priori. Albe e tramonti, sogni e speranze, distruzione voglia di ricominciare.
Questi i contenuti delle immagini, di grande forza compositiva e d’impatto giornalistico. Con “Resilent” Marco Gualazzini ci offre qualcosa che va oltre una mostra fotografica, ci propone un’ importante testimonianza di critica e riflessione. L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è accompagnata dall’omonimo libro presentato per la prima volta a Forma Meravigli in occasione dell’inaugurazione di “Resilient”.
Gualazzini, presente all’inaugurazione della mostra di giovedì 31 presso i locali della Fondazione, inizia come fotografo nel 2004 nella sua città natale. Da sempre vicino a cause umanitarie e tematiche sociali. I suoi lavori più recenti comprendono reportage sulla microfinanza in India, sulla libertà d’espressione in Myanmar e sulle discriminazioni razziali in Pakistan. Negli ultimi anni il suo lavoro si è prevalentemente incentrato sulle crisi umanitarie e i conflitti in Africa.
Informazioni utili:
Resilient – Marco Gualazzini
Dal 31 gennaio
Fondazione Forma, Via Meravigli n°5 – Milano
Ingresso libero
Per tutte le altre informazioni consultare il sito della Fondazione Forma.