Il centenario della morte di Amedeo Modigliani è venerdì 24 gennaio, ma di questo anniversario sembra essersi accorta quasi soltanto la Rai che, alle 21.15 su Rai5 nel programma Art Night, manda in onda Amedeo Modigliani, omaggio a cento anni dalla morte.
Lo storico dell’arte Vincenzo Trione, esperto del Novecento, accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso la vita breve e travagliata di Modigliani; e poi all’interno della sua fortuna artistica, anch’essa complessa e controversa. L’artista Modì (quindi “maudit”, maledetto), nato a Livorno e formatosi nella sua città, poi a Firenze, Venezia e Parigi, vive solo 35 anni.Realizzate in un lasso di tempo tanto breve, gli vengono attribuite 337 opere, che vengono elencate nel primo catalogo ragionato. Al giorno d’oggi, però, se ne riconoscono più di mille. A partire dalla celeberrima beffa delle teste scolpite, organizzata da tre ragazzi livornesi negli anni ’80, fino alla mostra del 2017 a Palazzo Ducale di Genova, chiusa dalla Procura perché conteneva almeno 13 falsi,Art Night ripercorre la vicenda umana e artistica di un genio italiano dalla mano rapida ed essenziale ma sottilmente virtuosa. Un tratto così veloce e mirabile da venire facilmente e grossolanamente riprodotto e, quindi, nelle sue opere autentiche, riconosciuto a fatica anche dai massimi esperti.
A cento anni dalla morte prematura e dolorosa, Modigliani conferma la fama di artista “maudit” anche nel ricordo in patria: per ora è stata organizzata solo una mostra a Livorno, iniziata a novembre 2019 e che si conclude il 16 febbraio. Una futura mostra dovrebbe essere allestita a giugno a Roma, “L’impossibile Modigliani. L’artista italiano e l’arte africana. Simbolo, opere, tecnologia”, basata in gran parte su riproduzioni virtuali e sul confronto con il mondo africano, ma della quale, al momento,non si conosce nemmeno la data d’inizio.
