A febbraio, a Londra, Christie’s apre le danze della “20th Century Week” con le Big Auction di impressionisti, moderni e surrealisti. Giovanna Bertazzoni ci racconta con grande lucidità i top lot in arrivo
La sera del 5 febbraio, la Maison di Pinault esita la classica “Impressionist & Modern Art Evening Sale” e subito a seguire la “The Art of the Surreal Evening Sale” (24 lotti). Abbiamo incontrato Giovanna Bertazzoni (Co-Chairman Impressionist and Modern Art) che ci ha raccontato la storia di alcuni dei capolavori in asta.
«Come di tradizione, febbraio a Londra vuol dire Surrealismo, soprattutto da Christie’s. Da vent’anni ci concentriamo su questa nicchia di mercato sempre più globale, che attira l’attenzione dei collezionisti del Moderno come del Contemporaneo, i compratori Europei e Americani, ma anche dal Sud Est Asiatico alla Cina interna».
«René Magritte, in questo contesto, è sicuramente l’artista più iconico, al contempo seduttivo, accattivante, superficiale… e concettuale, profondo, spiazzante. “A la rencontre du plaisir”, un olio del 1962 da 50 anni in mani private, sintetizza tutto il mondo di Magritte: il paradossale contrasto giorno/notte di un paesaggio limpido e poetico, contro cui si staglia (sognante, inquietante) l’uomo dal cappello a bombetta – l’alter ego dell’artista. Valutato 8-12 milioni, è la copertina dell’asta surrealista».
La classica Evening Sale, invece, dedica la copertina al seducente ritratto di Marjorie Ferry di Tamara de Lempicka (8-12 milioni): «Per la prima volta nella storia di Christie’s, un’opera magistrale di una artista donna è sulla copertina dell’asta serale – prosegue Bertazzoni – Il post-cubismo glamourous, sulfureo della Lempicka sta mietendo vittime tra i collezionisti del mondo intero, con risultati sempre più interessanti. Per questo, ci è sembrato giusto sottolineare quanto questo olio del 1932, un omaggio a una diva del tempo, contemporaneamente sexy e elegantemente riservata, meriti il massimo del marketing, e siamo fieri che ci permetta di celebrare il successo di una delle poche pioniere del modernismo europeo».
Lo scorso novembre, il mercato dell’artista ha avuto infatti una svolta inaspettata quando da Sotheby’s “La Tunique Rose” è stata venduta per $ 13,36 milioni, molto al di sopra della stima di 6 milioni. La Lempicka è un’artista molto amata tra le celebrità: Jack Nicholson, Barbra Streisand e Madonna possiedono alcuni suoi lavori. Il ritratto della Ferry è uno dei suoi dipinti più iconici, visto per l’ultima volta all’asta 10 anni fa, quando aveva stabilito il record in quel momento per il suo lavoro, venduto dalla collezione dello stilista Wolfgang Joop (4,89 milioni$).
«Agli antipodi rispetto alla modernità mondana della Lempicka, l’urlo di denuncia di George Grosz del 1918 in “Gefährliche Straße” (4,5-6,5 milioni) è un altro momento importante dell’asta serale. La lucidità di Grosz, che preconizza le tragedie a venire in un paesaggio urbano stravolto e allucinato, è sconvolgente. Un quadro di una attualità e di una forza che turbano».
Immancabili in questi appuntamenti opere di Giacometti, Rodin e Picasso. «Quest’ultimo è presente in asta con una serie di opere di qualità, tra cui spicca l’olio coloratissimo, pre-pop, “Interieur au pot de fleurs” (7-10 milioni), del 1953».