49,9 milioni £ per la Evening Sale “Impressionist, Modern & Surrealist Art” di Sotheby’s a Londra. Guidano l’asta Pissarro (13,3 milioni) e Signac (7,6 milioni)
04.02.2020 – Il catalogo, di 33 lotti, ha totalizzato 49,903,100 sterline, contro gli 87,7 milioni sterline dell’omologa vendita del febbraio 2019. L’anno scorso, in realtà, i cataloghi erano due. Quello dei moderni e quello dei surrealisti, per un totale di oltre 40 lotti. Nel 2018 il risultato era stato ancora più alto, ben 136 milioni di pound.
In questa prima Big Auction post Brexit, le opere rimaste al palo sono state 4. I top lot annunciati prima della vendita, le opere di Camille Pissarro e Paul Signac, si sono confermati i top price della serata. I due dipinti erano stati recentemente restituiti dal governo francese (dal Musée d’Orsay) agli eredi di Gaston Lévy, uno dei più importanti mecenati dei Pointillistes e collezionisti d’arte della Parigi degli anni ’20 e ’30. Imprenditore di grande successo, Lévy viveva con la sua famiglia in un magnifico appartamento sull’Avenue de Friedland, ricolmo di libri, dipinti e opere d’arte, molte delle quali acquistate dai grandi mercanti del tempo, tra cui Paul Durand-Ruel e Ambroise Vollard.
“Gelée blanche, jeune paysanne faisant du feu” di Camille Pissarro è stato venduto per 13,296,500 sterline (stima 8-12 milioni). Raffigura una ragazza e un bambino che accendono un fuoco in una fredda mattina d’inverno. Ogni pennellata cerca di dare vita al movimento del fumo e del vento. Il soggetto del fuoco ardente – e la sfida di rappresentarlo sulla tela – ha incuriosito chiaramente Pissarro durante la sua carriera. E’ tornato su questo tema non meno di sei volte: ha realizzato due dipinti a olio e quattro opere su carta. Dalla tela andata in asta emerge tutta la fatica dei sei mesi che l’artista ha impiegato per dare vita al movimento del fumo.
Sempre della collezione di Lévy, due opere di Paul Signac, due “visioni d’acqua” agli antipodi. Il luminoso e solare “La Corne d’Or. Matin” quotato 5-7 milioni di sterline è stato aggiudicato a 7,601,500 mentre il severo e cupo “Quai de Clichy. Temps gris”, stimato 600–800.000 sterline, è stato battuto a 1,335,000.
“La Corne d’Or” è stato realizzato nel 1907. L’artista si recò per la prima volta a Istanbul nella primavera di quell’anno e fu colpito dalla luce e dai colori della città. Qui ha realizzato 12 dipinti che raffigurano il Corno d’oro, il canale navigabile vicino al porto di Istanbul. Nel novembre 2019 un’altra “Veduta di Costantinopoli” è venduta da Sotheby’s a New York per 16.210.000 $.
La seconda opera di Signac, “Quai de Clichy. Temps gris”, risale al 1887. Fu conservata allo Château des Bouffards, la casa di campagna di Lévy, per molti anni. Dopo il 1940 si trovava nella collezione di Hildebrand Gurlitt, noto come “il mercante di Hitler”, il cui “tesoro” è stato scoperto dalle autorità nel 2012 in casa del figlio Cornelius.
Tra le altre chicche in catalogo si segnala il ciclista di Jean Metzinger, tornato all’asta dopo un secolo. L’opera fu realizzata nel 1913 e messa in vendita nel 1927. Successivamente è rimasta in due diverse collezioni private. Esposto solo due volte, in una retrospettiva dedicata a Metzinger nel 1976 e nel 2012 in una mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, “Le Cycliste” era stimato in £ 1,5-2 milioni e ha fatto 3,015,000 £ realizzando il nuovo record d’asta per l’artista. Nell’epoca in cui questo dipinto è stato realizzato, il ciclismo era un metodo di trasporto molto moderno e tipicamente urbano. Ma anche come sport e nei velodromi, aveva raggiunto un vasto pubblico. Diversi altri artisti hanno affrontato questo soggetto nei loro lavori, come Natalia Goncharova, Robert Delaunay e Umberto Boccioni che nel corso del tempo hanno usato lo sport per ritrarre il dinamismo della vita moderna.
L’altro record di questa serata è stato realizzato da Pyke Koch con ‘Florentijnse tuin’ battuto a £555,000 (stima 200-300 mila). Tra le altre aggiudicazioni di rilievo, si segnalano i cavalli “sognanti” di Franz Marc, uno dei soggetti più emblematici dell’artista. Realizzati nel 1912, sono stati battuti a £4,070,600, quasi tre volte la stima più alta. Il poetico “Personnages et oiseau devant le soleil” del 1952 di Joan Mirò ha fatto 2,415,000 (mentre l’altra opera in asta dell’artista catalano è rimasta al palo). Il titano dell’arte moderna Vincent van Gogh era in catalogo con quattro opere (un olio e tre disegni) provenienti da una collezione privata che raccontano la vita di campagna. In totale questi ritratti di contadini hanno fatto oltre 2,8 milioni di sterline. Un solo italiano in catalogo, Giorgio Morandi, con una “natura morta” venduta per 615,000, poco oltre la stima minima.