135 espositori provenienti da 16 paesi offrono al pubblico la possibilità di orientarsi all’interno del mondo della fotografia, mezzo che in un’epoca dominata dall’immagine si amplifica, semplifica e pone continui interrogativi. MIA PHOTO FAIR, la più importante fiera italiana dedicata alla fotografia, va in scena a Milano dal 19 al 22 marzo 2020.
Evolutasi di pari passo alla città che la ospita, che da semplice capoluogo è diventata capitale europea, la più importante fiera italiana dedicata alla fotografia si appresta a spegnere dieci candeline. Nata come primo salone della fotografia in Italia, se durante i primi anni il pubblico tentennava tra l’idea di trovarsi in una fiera vera e propria e l’impressione di vedere un’enorme mostra, oggi chi la visita ha ben chiara la sua funzione radar di nuove tendenze del mondo dell’immagine. La fotografia, mezzo che meglio di altri interpreta la società contemporanea, è in continua evoluzione. E in un momento in cui assistiamo a un’iper diffusione delle immagini (scattate, scambiate e diffuse in maniera immediata) a scapito del valore del singolo scatto, a MIA si riflette sui linguaggi del futuro.
In scena dal 19 al 22 marzo presso gli spazi di The Mall a Milano, la fiera è diretta e curata da Fabio e Lorenza Castelli. L’immagine coordinata di quest’anno è stata affidata al fotografo britannico Rankin, maestro del ritratto contemporaneo. Gli scatti sono quelli tratti dal suo progetto Saved by the Bell : volti di modelle truccate dal make-up artist Andrew Gallimore con chiari richiami alla cultura glamour anni ’80. Protagoniste femminili non a caso: il 2020, infatti, è l’anno in cui Milano celebra i talenti delle donne nell’arte e nella cultura con uno specifico palinsesto culturale, I talenti delle donne.
135 sono gli espositori, di cui 85 gallerie italiane e internazionali, selezionati da un comitato scientifico composto da Fabio Castelli, Gigliola Foschi ed Enrica Viganò. Tra le novità di quest’anno, il progetto di iO Donna a cura di Renata Ferri: un viaggio nell’emigrazione italiana del dopoguerra attraverso materiali d’archivio del Centro Documentazione Rcs Periodici e del Centro documentazione Rcs Quotidiani. Lo scopo, ricordare da dove veniamo in un momento delicato come questo. Si ripropone invece Beyond Photography, un progetto espositivo su due sedi che indaga gli anni Settanta, momento in cui la fotografia è passata dal semplice reportage alla sperimentazione. Sezione che verrà anticipata, dal 16 febbraio al 22 marzo, da Beyond Photography – La fotografia di ricerca in Lombardia e in Italia negli anni ’70 presso Palazzo Pirelli.
La sezione Punctum, curata da Magali Avezou, vedrà quattro gallerie internazionali presentare progetti sviluppati da artisti che riflettono sul medium fotografico, sia dal punto di vista tecnico che teorico, partendo dal concetto di Punctum teorizzato da Roland Barthes ne La camera chiara. I protagonisti della sezione Focus saranno invece i Paesi Bassi, gli Usa e la Repubblica di Corea. Tornano anche i premi, che quest’anno sono tre: il Premio BNL Gruppo BNP Paribas, il premio G*AA fotografia d’Architettura e la prima edizione del premio NEW-POST PHOTOGRAPHY?. Quest’ultimo, coordinato da Gigliola Foschi, si propone come un concorso a tema libero aperto ad artisti senza limiti di età, volto ad esplorare i nuovi linguaggi della fotografia in un mondo sovraffollato di immagini.
Informazioni utili
19-22 marzo
The Mall – Milano Porta Nuova
P.zza Lina Bo Bardi
giovedì 11-21 / venerdì, sabato e domenica 11-20
Intero 16, Ridotto 12