Ritrarre nudi, posare nudi: è possibile alla Galleria Fumagalli di Milano, il 14 marzo, in occasione della performance Scuola Libera del Nudo organizzata dall’artista Stefano Scheda.
Quanto misura la distanza tra nudo d’arte e pornografia? Anche se probabilmente una risposta univoca non è esiste, è possibile provare a misurarla, il 14 marzo, negli spazi della Galleria Fumagalli a Milano. In occasione della sua mostra personale, Nudo, mani in alto! Naked, hands up!, Stefano Scheda continua la riflessione sul tema della censura dei corpi presentando la performance Scuola Libera del Nudo.
Per l’occasione la Galleria si trasformerà in un vero e proprio atelier con cavalletti, tavolette, fogli bianchi, matite e una “modella enigmatica” oggetto dello studio. Il pubblico viene così invitato a partecipare alla performance sia come parte attiva sia come osservatore. Chi vorrà prendervi parte attivamente in qualità di ritrattista sarà invitato a mettersi completamente a nudo, sia mentalmente sia fisicamente togliendosi gli abiti.
Così facendo Scheda intende attivare una nuova dinamica relazionale tra disegnatori, modella e pubblico, partendo dall’espressione naturale propria al contesto della classe riunita attorno a un oggetto di studio vivente. Così facendo allestisce una messa in scena “duchampiana” per porre l’attenzione sul concetto di sovversione del canone e sulla differenza tra pornografia e plus valore dell’opera d’arte. La questione guadagna attualità soprattutto in riferimento ai social, dove il nudo viene rigidamente censurato: un aspetto particolare della nostra contemporaneità, soprattutto se si pensa che durante la durante la Controriforma cattolica il nudo era comunque ammesso nelle scuole di disegno dal vero.
Per partecipare alla performance come ritrattista la prenotazione è obbligatoria, da effettuarsi entro il 28 febbraio 2020 scrivendo a info@galleriafumagalli.com o chiamando allo 02 36799285.