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Street photography poetica. 143 scatti di Robert Doisneau in mostra a Bologna

Couple amoureux, Paris, 1950 (dettaglio) © Robert Doisneau Estate
Couple amoureux, Paris, 1950 (dettaglio) © Robert Doisneau Estate

Dai sobborghi delle periferie parigine alle fabbriche, dalla Resistenza al popolo francese in festa. A partire dal 6 marzo, Palazzo Pallavicini a Bologna ospita la mostra Robert Doisneau, dedicata al più illustre rappresentante della fotografia umanista in Francia.

143 opere, tutte provenienti dall’Atelier Robert Doisneaucompongono un viaggio attraverso le periferie parigine, le fabbriche, i piccoli negozi, i bambini solitari o ribelli, la guerra dalla parte della Resistenza, il popolo parigino al lavoro o in festa, gli scorci nella campagna francese, gli incontri con artisti e le celebrità dell’epoca, il mondo della moda e i personaggi eccentrici incontrati nei caffè parigini. Un mondo che, come lo descrive Doisneau (Gentilly, 1912 – Montrouge, 1994), non ha nulla a che fare con la realtà, ma è infinitamente più interessante.

Robert Doisneau, Notre-Dame, Paris, 1977

L’occhio del maestro francese, infatti, non cattura la vita così come si presenta, ma come vuole che sia. Di natura ribelle, il suo lavoro è intriso di momenti di disobbedienza e di rifiuto per le regole stabilite, di immagini giocose e ironiche giustapposizioni di elementi tradizionali e anticonformisti. Influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, Doisneau conferisce importanza e dignità alla cultura di strada, con una particolare attenzione per i bambini, di cui coglie momenti di libertà e di gioco fuori dal controllo dei genitori, trasmettendo una visione affascinante della fragilità umana.

Robert Doisneau, Les tabliers de Rivoli, Paris 1978 © Atelier Robert Doisneau

Informazioni utili

6 marzo – 21 giugno 2020

Palazzo Pallavicini, Bologna

dal giovedì alla domenica 10-20

Tariffe; intero 11, ridotto 9

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