![Jeu de Paume The supermarket of images 2020 Evan Roth, Since You Were Born, 2019](https://www.artslife.com/wp-content/uploads/2020/02/SDI-17-ZOOM-590x384.jpg)
Immagini di economia ed economia di immagini. The Supermarket of Images, al Jeu de Paume di Parigi dall’11 febbraio al 7 giugno 2020, apre una riflessione su come gestire un mondo dove le immagini hanno ormai preso il sopravvento e saturato quasi completamente la vita di ognuno di noi.
Circa un secolo fa, Walter Benjamin aveva teorizzato che si sarebbe arrivati a un punto in cui lo spazio in cui viviamo sarebbe stato fatto al 100% da immagini. Mai come ora le sue parole sembrano essere state profetiche. Nell’era dei social networks, dove si stima che ogni giorno vengano condivise circa tre milioni di fotografie, è come se le immagini si alternassero senza soluzione di continuità, assorbendo anche lo “spazio” di separazione tra di esse.
Ogni giorno nuove foto vengono scattate e condivise, immagini vengono create da macchine per essere utilizzate da altre macchine (basti pensare ai lettori automatici della patente di guida o ai meccanismi di riconoscimento facciale). In questo mare magnum di icone, sorgono spontanee domande riguardo la gestione delle stesse, dalla conservazione allo scambio, sulla loro viscosità e fluidità. In senso più generale, questioni concernenti l’economia di queste immagini.
![Jeu de Paume The supermarket of images 2020 Martha Rosler, Cargo Cult, 1966-1972](https://www.artslife.com/wp-content/uploads/2020/02/SDI-5-ZOOM-443x590.jpg)
“Iconomy” è il termine utilizzato da Peter Szendy nel libro The Supermarket of the Visible (2019) per definire tutto ciò che riguarda l’aspetto economico della vita di un’immagine, su cui ora sono a chiamati a riflettere gli artisti coinvolti in The Supermarket of Images, inaugurata lo scorso 11 febbraio al Jeu de Paume (Parigi).
67 opere divise in 5 sezioni (Stocks, Raw Materials, Work, Values, Exchanges) da cui emergono le diverse visioni con cui questa tematica è affrontata. Dalla fotografia di uno straripante magazzino di Amazon scattata da Andreas Gursky, che riflette così sulla effettiva ingombranza fisica dei prodotti che vengono ordinati con un semplice click, a Since You Were Born, la denuncia firmata Evan Roth di come le relazioni siano ormai svolte sui social.
![Jeu de Paume The supermarket of images 2020 Andreas Gursky, Amazon, 2016](https://www.artslife.com/wp-content/uploads/2020/02/SDI-3-ZOOM-590x285.jpg)
Ogni artista ha cercato di dare la propria risposta agli scottanti problemi da cui la mostra ha preso le mosse, riflettendo da una parte sui generali sconvolgimenti a cui la nostra economia deve fare fronte, come la necessità di spazi di stoccaggio senza precedenti e la scarsità di materie prime; dall’altra, chiedendosi cosa sia la visibilità in un’epoca di economia globale, dove le immagini circolano senza alcun limite spaziale o temporale, in una pienezza di informazioni che va però di pari passo con un’economia evanescente.
![Jeu de Paume The supermarket of images 2020 László Moholy-Nagy, Telephone Pictures (Construction en émail 1, 2 et 3), 1923 (riedizione del 2012)](https://www.artslife.com/wp-content/uploads/2020/02/SDI-9-ZOOM-590x414.jpg)
Informazioni utili
The Supermarket of Images
11 febbraio – 7 giugno 2020
Jeu de Paume, Parigi